Mini stretta sui monopattini. Niente casco sopra i 14 anni

Velocità massima ridotta a 20 chilometri orari. Frecce e stop luminosi obbligatori. Decreto infrastrutture, anche moto e biciclette potranno fare servizio taxi

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Il giro di vite sui monopattini arriva scarico all’ultima curva. Alla Camera è alle ultime battute il decreto infrastrutture – il provvedimento presentato dal ministro Enrico Giovannini – che presenta molte norme sui trasporti di impatto generale. È così stata approvata una stretta sull’utilizzo dei monopattini: sul tavolo è in arrivo una stretta pro sicurezza sull’utilizzo dei popolari mezzi di trasporto a due ruote con il divieto di parcheggio sui marciapiedi e la previsione di apposite aree di sosta, la riduzione della velocità massima da 25 a 20 chimometri e confisca del mezzo nel caso di modifiche che aumentino le prestazioni.

Non passa invece l’estensione dell’uso del casco che rimane limitato a 14 anni come prevedono ora le norme sperimentali. Un niet che ha scatenato l’ira della Lega. "Con la bocciatura del nostro emendamento al Dl Infrastrutture su targa, casco e assicurazione, M5s, renziani e Pd scelgono di non fare alcun passo in avanti sul fronte della sicurezza stradale. Forse qualcuno non si è accorto – attaccano i deputati della Lega in Commissione Trasporti della Camera – che il monopattino elettrico non è un giocattolo e che purtroppo sono sempre più numerosi gli incidenti stradali, anche gravi. Grazie alla nostra battaglia otteniamo comunque alcuni importanti risultati di civiltà e buon senso come il divieto di transito e la sosta sui marciapiedi che in questi mesi ha creato forti disagi soprattutto ai soggetti piu’ fragili, la riduzione da 25 a 20 chilometri orari della velocità – che resta a 6 chilometri orari nelle aree pedonali – e la previsione di confisca in caso di modifiche che ne aumentino le prestazioni".

Previste poi novità su nuovi monopattini che dovranno avere le frecce e la luce di stop posteriore. Sul tavolo della commissione – tra le norme che potrebbero ottenere il via – anche una limitazione alla circolazione di veicoli inquinanti del trasporto pubblico locale. Non solo bus, ma anche pulmini con una decina di posti, che se sono Euro1 o 2 dovranno fermarsi in base ad una specifica tabella. Hanno già invece ottenuto il via libera le norme – proposte da Italia Viva – che aiutano nella spesa per prendere la patente di autotrasporto chi percepisce il reddito di cittadinanza o un ammortizzatore sociale. L’incentivo può arrivare fino a 1.000 euro e coprire fino a metà della spesa, ma sarà necessario che nei tre mesi successivi si stipuli un contratto di autotrasporto per conto terzi.

Altre novità approvate – proposte da M5s – riguardano la possibilità di fare servizio taxi non solo con le autovetture, ma anche con motocicli e velocipedi. In pratica servizi come i risciò o i tuk-tuk. Sono di Forza Italia, invece, due emendamenti che richiedono trasparenza da parte degli enti locali sui proventi delle multe (dovranno pubblicare gli incassi anche degli autovelox) e la possibilità di evitare una multa se si viene trovati alla guida senza documenti ma questi possono essere verificati on line. Previsto poi l’arrivo di una commissione per la concessione autostradale dell’Autobrennero, per esplorare ipotesi alternative alla gara. Importanti anche le misure in favore dei disabili, che potranno non pagare le strisce blu (come già avviene in alcune città) ma che avranno anche semplificazioni per ottenere le agevolazioni fiscali previste. Della Lega un emendamento che estende anche ai trattori la possibilità di essere considerati veicoli storici o da collezionisti.