Sono passati lasciando distruzione e morte. E si sono ritirati disseminando mine ovunque per innescare un’altra lunga scia di sangue tra gli ucraini che cercano di tornare alla normalità nelle zone liberate. I russi prima di andare via hanno nascosto
ordigni dappertutto, anche nelle lavatrici delle case abbandonate in fretta e in furia. Hanno lasciato trappole in tutti "i posti dove hanno trascorso la notte", denuncia il ministero degli Interni di Kiev raccontando di mine piazzate sulle porte di ingresso, sotto le auto, tra i divani e i letti. Lanciando la massima allerta: la minaccia è molto alta, i cittadini non devono rientrare fino a quando non sarà completato il difficile lavoro degli artificieri. Anche i cadaveri sono stati trasformati in armi letali con gli ordigni pronti ad esplodere nell’ultimo atto di pietà di coloro che li spostano per dargli sepoltura.
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