Giovedì 18 Aprile 2024

Minacciò la rivale con l’acido, deputata nei guai

La laburista e icona delle femministe Webbe è accusata di molestie nei confronti dell’ex del suo compagno. Ora rischia il carcere e il seggio

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di Deborah Bonetti

Una parlamentare laburista eletta recentemente nel 2019 e nota come la pasionaria della comunità nera britannica e paladina delle battaglie femministe, rischia il carcere per un crimine di gelosia. La 56enne Claudia Webbe, alleata dell’ex-leader marxista Jeremy Corbyn, ha minacciato di sfigurare una rivale in amore con dell’acido, se non avesse lasciato in pace il suo compagno Lester Thomas.

La vittima, Michelle Merritt, che sostiene di essere una semplice amica dell’uomo, è stata tempestata di telefonate da parte della Webbe e ha dichiarato: "Questa persona lavora per il partito laburista, è un personaggio pubblico, e mi accusa – nelle sue parole – di ‘‘fare la sgualdrina con il suo boyfriend” – cosa che non è assolutamente vera. Ha minacciato di buttarmi dell’acido addosso, sa dove abito, e adesso vuole mandare fotografie di me e lui alle mie figlie". La Merritt ha contattato la polizia e il caso è finito in tribunale, concludendosi ieri con un verdetto di "colpevole" da parte del giudice, che ha trovato la Webbe responsabile di molestie e l’ha avvertita che adesso rischia addirittura il carcere.

Il partito l’ha immediatamente allontanata, ma la Webbe ha fatto sapere di voler continuare a rappresentare la propria circoscrizione di Leicester East (cittadina a 165km a nord di Londra) come candidata indipendente. A Leicester c’è però chi vorrebbe vederla andare via, anche perché la città non ha avuto fortuna negli ultimi anni con i propri rappresentanti parlamentari.

Prima della Webbe, che è stata in precedenza consigliere comunale e poi capo dell’Operazione Tridente (che si occupava della violenza che colpisce disproporzionatamente i giovani di colore) c’era l’anglo-indiano Keith Vaz, eletto dal 1987 al 2019, e noto per essere il più longevo parlamentare di discendenza asiatica. Vaz è stato espulso dal partito nel 2019 a seguito di uno scandalo di sesso e droga, aggravato da storie di bullismo verso il suo staff. La Webbe era stata quindi eletta al suo posto (con una maggioranza scarsa di circa 6mila voti) come volto fresco e nuovo, una promessa per il futuro. La donna, nota in parlamento anche per la scarsa preparazione in diverse aree di politica estera (fu virale un suo intervento durante un dibattito con l’ex-ministro degli esteri Raab, in cui lei non riuscì a pronunciare correttamente il nome della Bielorussia in più di 3 tentativi) ieri ha annunciato di essere "sotto shock" e ha aggiunto: "Intendo continuare a servire e a combattere per i miei elettori, mentre mi preparo per un ricorso".

Il giudice Paul Goldspring è però stato duro : "È mia opinione che Ms Webbe era gelosa del rapporto fra Lester e Michelle. Ho trovato la sua testimonianza vaga, inconsistente e a tratti illogica. C’erano prove schiaccianti contro di lei e ho trovato le sue dichiarazioni false e ingannevoli". Il giudice ha poi rimandato la sentenza al 4 novembre e ora si tratta di vedere se il partito – guidato da Keir Starmer, che ha fatto piazza pulita degli alleati del suo predecessore – decide di espellerla.