Mercoledì 24 Aprile 2024

Minacciata con l’acido dall’ex Ora ha lo smartwatch anti violenza

L’apparecchio è collegato con la centrale dei carabinieri, basta premere un pulsante e arrivano i soccorsi. Parte da Napoli un progetto pilota di prevenzione. La 36enne: così finalmente posso tornare a vivere

Passa anche da un semplice tastino di orologio (super tecnologico) la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tastino di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. Fu la suocera ad avvertirla e da quel giorno ha modificato la sua vita. "Sono costantemente sotto controllo ma sono contentissima – dice la donna, 36 anni e madre di due figli minori –. Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare".

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. Tre le stanze nel territorio della provincia di Napoli: Capodimonte, Ercolano e Caivano, con carabinieri specializzati nella gestione dei reati di questo tipo.

"Tutto ciò che può aiutare le vittime di violenza di genere è benvenuto – commenta l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale di Marta – siamo felici che la tecnologia venga impiegata per fronteggiare la violenza domestica ma questo tiene la vittima sotto controllo costante".