Giovedì 18 Aprile 2024

Miley Cyrus è cambiata: torno buona come Hannah

L'attrice scrive al personaggio Disney che l’ha lanciata quindici anni fa. E si smarca dal clichè della ’cattiva ragazza’

Miley Cyrus, 28 anni

Miley Cyrus, 28 anni

Non si sa se Miley Cyrus abbia fatto pace con se stessa: il peccato e l’espiazione del peccato sono ormai le due assi intorno alle quali ruota la vita popolata di mille personalità, di doppi e Doppelgänger, della star, oggi ventottenne. Di sicuro ha fatto pace con almeno uno dei suoi alter ego, il più ingombrante, quello Disney di Hannah Montana, il personaggio che ha interpretato per una serie tv dal 2006 al 2011, ovvero da quando aveva 14 anni, con provino sostenuto a 13, e patrimonio stimato da Forbes in 25 milioni di dollari, quando di anni la ragazza ne aveva 16.

"Cara Hannah Montana, ti amo ancora 15 anni dopo", ha scritto ieri la Cyrus sul suo Instagram, pubblicando una lettera vergata a mano, calligrafia da ragazzina e stelline appiccicate qua e là: "Ciao Hannah, è passato un po’: 15 anni per essere esatti. Da quando sono scivolata per la prima volta in quella frangetta bionda nel migliore tentativo di mascherare la mia identità. Poi sono scivolata in un accappatoio rosa con HM sopra al cuore. Non sapevo allora che quello sarebbe stato il posto dove saresti vissuta per sempre. Non solo nel mio, ma nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo".

Riassunto degli episodi precedenti: il personaggio di Hannah è un doppio. La Cyrus nel telefilm interpreta infatti la tenera ragazzotta di provincia Miley Stewart che – con i suoi bei lunghi capelli castani – durante il giorno vive una vita normalissima fra scuola e amicizie ma in gran segreto di notte (o quando è necessario) si trasforma – con parrucca bionda – nella superstar Hannah Montana, idolatrata dalle folle, e artisticamente protetta dal padre, interpretato nella fiction dal vero papà di Miley, Billy Ray Cyrus, nella realtà Usa famoso cantautore country. Bene. Già qui un’attrice adolescente si sarebbe arresa, trovando psicologicamente più confortevole essere flagellata in una pentola di olio bollente. Ma si sa, la perfetta macchina di favole Disney dei telefilm per ragazzini, quando ci si mette va giù dura: vedi la lunga lista di baby star divenute adulti problematici, dalle psicocrisi di Britney Spears alle overdosi di Demi Lovato, dalle rehab di Selena Gomez e Lindsay Lohan alla svolta Pornohub di Bella Thorne. Dunque neanche alla ragazzina cristiana timorata Miley/Hannah è risparmiato l’allevamento intensivo spremisuccesso all’insegna del pop più leggero che c’è: oltre ai telefilm, vai con film, dischi, tour. In qualità di Hannah dolce "teen-idol"  formato famiglia, Miley finesce pure nei guai per alcune foto ritenute osé, in realtà innocentissime. La richiesta di perdono (di Miley? di Hannah?) è accolta dai mass media, ma intanto le crepe lasciano intuire che la solidità dell'idolo tv nasconda sempre più a fatica la sua fragilità. 

Finché Miley saluta il personaggio e si dedica ad altro. È molto di più di Hannah, di un oggettino pop: Miley vuole dimostrare di essere altro, non solo più brava e credibile e profonda come interprete musicale, ma anche una ragazza capace di essere sfrenata e blasfema. Il doppio di un doppio, il triplo di un triplo: la tenera stellina pop e l'antistar spregiudicata e l'artista di talento; la ragazzina timorata, la donna impegnata e la sua gemella "maligna". Fa cover di Dylan e in seguito di Dolly Parton ("Jolene", straordinaria), Beatles, Fleetwood Mac, Pink Floyd, Led Zeppelin, "Zombie", Tom Petty, Nine Inch Nails, e dimostra qui tutto il suo talento gigantesco. All’improvviso appare – cantando – praticamente nuda nel video "Wrecking Ball" (2013), diventa tutta twerking e linguacce compulsive. Si dedica alla militanza pro Lgbtq+ e femminista. E diventa anche vittima di alcol e droga.

Dal 2009 si lega al bellissimo attore Liam Hemsworth, alti e bassi culminati con le nozze nel 2018 e finiti col divorzio dopo 8 mesi. Ha una fidanzata, un altro fidanzato. In un incendio della sua casa perde registrazioni musicali e ricordi di una vita. Fa l’attrice per la serie tv Amazon di Woody Allen, e per un inquietante episodio di "Black Mirror" in cui interpreta ancora una volta una sé superstar da sfruttare commercialmente (in fin di vita) e un suo doppio (robotico). Esplora ora la musica psichedelica ora il country ma riappare – con attualissimo taglio di capelli “mullet” – a fine 2020 con un disco ancora pop, pur con venature rock, tra citazioni di Blondie e duetti con Billy Idol. "Voglio mantenermi sobria", assicura, anche se le ricadute durante il lockdown non mancano. "Crisi di identita? Nel telefilm 'Hannah Montana' il fulcro era: quando sei il personaggio di Hannah, allora hai valore - raccontava Miley solo poche settimane fa -. Hai milioni di fan, sei la più grande star del mondo. E quando guardavo me stessa senza parrucca, quando non ero Hannah, a nessuno importava di me. Non ero più una star". Ora, la riconciliazione.  "Ti dico grazie, Hannah", le dice, come si dice quando si è in cerca di espiazione. E si prova a incominciare ad amare se stessi. Tutti i mille se stessi che siamo.