Martedì 10 Settembre 2024
MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, il presidente della comunità ebraica: "La stella di David sul muro di una casa? Clima preoccupante"

Walker Meghnagi: “I facinorosi ci sono sempre stati, ma basta poco per far riemergere l’odio. Denunciare gli attacchi"

Milano, 3 novembre 2023 – “Facinorosi. Ci sono sempre stati e ce ne saranno ancora. Siamo preoccupati ma non più di tanto perché la maggioranza della gente è dalla nostra parte. Ricevo decine di messaggi di vicinanza al giorno". Parla così Walker Meghnagi, 73 anni, presidente della comunità ebraica di Milano – che ha perso una nipote uccisa da Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre contro Israele –, il giorno dopo la comparsa di una stella di David sul muro di casa di un’insegnante milanese di 51 anni di origine ebraica che vive nella prima periferia est della città con il marito e le figlie. Una scritta lasciata con lo spray rosso, accanto al numero del suo appartamento tracciato con lo stesso colore.

Milano, la stella di David sul muro di casa di un'insegnante di origine ebraica
Milano, la stella di David sul muro di casa di un'insegnante di origine ebraica

Quanto la preoccupa questo clima?

"Mi preoccupa, ma non mi allarma: so che chi disegna stelle di David per “indicare“ gli ebrei o urla di “ucciderli“ durante le manifestazioni è la minoranza. Facinorosi. Che magari disegnano la stella e poi vanno a bere un caffè con gli amici come se nulla fosse. Un rigurgito di antisemitismo che certamente va combattuto, stando però attenti a non alimentarlo inconsapevolmente. L’antisemitismo non è ritornato: non se n’è mai andato e basta pochissimo per farlo riemergere. Il clima d’odio si alimenta facilmente anche aizzando le persone in certi programmi tv che spingono gli ospiti a litigare tra loro. Io ho sempre rifiutato di partecipare perché non si crea dialogo, ma conflitto: anche questo modo di fare alimenta il clima d’odio".

La donna che ha denunciato l’imbrattamento è spaventata. Cosa si sente di dirle?

"Le sono vicino a nome di tutta la comunità e capisco i suoi timori. Sono quelli che avrei anche io. I “deficienti“ ci sono sempre stati".

Avete dato alla comunità dei consigli di comportamento?

"Di stare attenti e denunciare sempre, in caso si diventi vittime di attacchi. Questa signora si è comportata nel modo migliore".

La comunità ebraica aveva ricevuto minacce negli ultimi anni?

"Minacce pesanti, no. Neppure dopo l’attacco di Hamas. Milano non è come Parigi o Vienna: noi non ci sentiamo diversi, siamo parte della città, italiani tra gli italiani. La maggioranza non urla “morte agli ebrei“, non sentiamo odio sulla nostra pelle. Andiamo avanti dialogando, anche con i partiti: al momento abbiamo incontrato Pd e Lega per stare uniti e creare un clima disteso. Ne incontreremo altri".

Parteciperete alla manifestazione promossa per domani dalla Lega?

"No, non vogliamo schierarci con un partito o con un altro ma ringraziamo tutti quelli che organizzano manifestazioni contro l’antisemitismo".

Il 21 ottobre, durante un corteo pro Palestina, sono stati urlati cori antisemiti. Pensa che le manifestazioni siano da vietare?

"No, perché non avremmo più democrazia. Ma ci vogliono dei limiti imposti dal rispetto, altrimenti diventa democrazia a senso unico".

Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui