Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Salvini: "Alan Kurdi nelle nostre acque? Ne prendiamo possesso"

Il vicepremier: "Ricatto del governo tedesco, ci chiedono di farli sbarcare per prenderne 30 della Gregoretti". Leghista a nervi tesi: "Minacce da una zingaraccia, arriva la ruspa". E poi: "Un governo che fa le cose o parola agli italiani"

Matteo Salvini, la conferenza stampa a Milano Marittima (foto Ansa)

Matteo Salvini, la conferenza stampa a Milano Marittima (foto Ansa)

Milano Marittima, 1 agosto 2019 - E' un Salvini all'attacco, sui migranti, ma non solo. Scintille, anzitutto, con la Germania sull'accoglienza dei profughi. "Dal governo tedesco sono arrivati segnali pessimi", ha annunciato oggi il vicepremier. "Mi hanno girato una mail in cui c'è un ricatto dal governo tedesco 'noi prendiamo quei 30 della Gregoretti se voi accogliete 40'" della Alan Kurdi. Se la nave "entrerà nelle acque territoriali italiane, ne prenderemo possesso. Governo tedesco avvisato mezzo salvato, Ong avvisata mezzo salvata", ha aggiunto il vicepremier a SkyTg24. La Alan Kurdi, con a bordo i migranti soccorsi su un gommone al largo della Libia, continua a dirigersi in direzione nord e si trova a sud di Lampedusa. Ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini ed i colleghi Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, hanno firmato il provvedimento per il divieto di ingresso nelle acque italiane della nave umanitaria.

Il post su Facebook di Salvini sul divieto di ingresso della Alan Kurdi (Ansa)
Il post su Facebook di Salvini sul divieto di ingresso della Alan Kurdi (Ansa)

Salvini: "Minacce da una zingaraccia"

E' un Salvini a nervi tesi: "Ma vi pare normale - dice sempre oggi - che ci sia una zingara di un campo rom abusivo a Milano, una zingaraccia che va a dire ' Salvini dovrebbe avere un proiettile'? Preparati che arriva la ruspa, amica mia. Proiettile..., tu preparati che ad accogliere la ruspa, cara la mia zingara, poi vediamo". Infine sulla situazione dell'esecutivo avverte: "Voglio un governo che faccia le cose altrimenti la parola va agli italiani. Noi stiamo andando a tutta birra ma c'è qualcuno con il freno tirato...". E spiega: "Io non sto al governo per guardare le stelle cadenti ma per fare le cose. Non sto per il gusto di starci. Sulla Tav ci abbiamo messo qualche mese ma si fa, la Tap anche... Dalla riforma della giustizia mi aspettavo una cosa grande e non una cosina....".

La portavoce di Sea Eye (Alan Kurdi)

Ritorno al capitolo migranti. "Non è nostro compito entrare in conflitto con il governo italiano", ha detto Gordon Isler, portavoce di Sea Eye, Ong tedesca con sede a Ratisbona, confermando che gli è stato notificato il divieto di far entrare nelle acque territoriali italiane la nave. Isler ha detto ancora che l'imbarcazione che batte bandiera tedesca, si manterrà fuori dal limite imposto, ma ha sottolineato che a bordo la situazione è instabile. Il portavoce della Ong tedesca ha poi spiegato che la Alan Kurdi ha rifiutato l'offerta della Guardia Costiera libica di dirigersi verso Tripoli perché questa avrebbe costituito una violazione del diritto internazionale dal momento che nel Paese nordafricano è in corso una guerra civile ed i migranti sono vittime di abusi e maltrattamenti.

Libia, chiusi centri migranti: via alle espulsioni

Intanto il ministero dell'Interno del Governo di accordo nazionale (Gna) libico - riferisce il sito web del canale televisivo Al Ahrar - ha deciso di chiudere i rifugi per gli immigrati di Tagioura, Misurata e Al-Khoms. I responsabili dei centri sono stati informati della decisione e ora provvederanno all'espulsione delle persone detenute. Nel testo pubblicato dal ministero di Tripoli viene sottolineato come la decisione abbia validità immediata dalla data odierna. Il centro di detenzione di Tagioura fu nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso: morirono 53 persone. La richiesta di chiusura dei centri era stata formulata il 29 luglio scorso dall'inviato dell'Onu nel paese, Ghassan Salamè, nel corso della sua relazione al Consiglio di sicurezza del Palazzo di vetro.