Venerdì 19 Aprile 2024

Migranti, anche Save the Children e Sea Eye sospendono i soccorsi in Libia

Ieri la decisione di Medici Senza Frontiere dopo le minacce della Libia alle navi umanitarie

Un'imbarcazione al largo delle coste libiche (Ansa)

Un'imbarcazione al largo delle coste libiche (Ansa)

Roma, 13 agosto 2017 - Dopo la decisione di ieri di Medici Senza Frontiere, anche le ong Save the Children e Sea Eye hanno annunciato la sospensione delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo. L'ong tedesca ha "deciso di sospendere le missioni di soccorso programmate" affermando di trovarsi costretta a questa scelta "a causa della mutata situazione di sicurezza nel Mediterraneo". "Non possiamo più continuare il nostro lavoro, non possiamo garantire la sicurezza degli equipaggi", si legge in una serie di Tweet, "l'espansione delle acque territoriali libiche e le minacce alle Ong non ci lasciano altra scelta".

SAVE THE CHILDREN - L'ong in una nota fa sapere di stare valutando "l'evolversi dell'intero scenario dopo la dichiarazione della Marina libica di voler estendere il controllo e il divieto alle navi delle Ong nelle acque internazionali che fanno parte della SAR zone e la nave Vos Hestia resta ferma a Malta in attesa di capire se ci sono le condizioni di sicurezza per riprendere le operazioni". Save the Children, che "si rammarica di dover essere costretta a mettere in pausa le proprie operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo a causa delle decisioni dalla Marina Libica di controllare le acque internazionali in cui normalmente opera la nave di Save the Children con l'obiettivo di salvare vite umane. Si tratta - viene sottolineato nella nota - di una situazione molto preoccupante per il rischio di sicurezza dello staff e per la reale capacità della Vos Hestia di mettere in atto la propria missione di soccorso".

SEA EYE - Due giorni fa la Sea Eye era stata protagonista di un episodio nelle acque tra la Libia e la Tunisia, dove la nave C Star, contraria al soccorso dei migranti, aveva avuto un'avaria. Avvicinata dall'imbarcazione della ong, giunta per fornire aiuto, la 'nave nera' aveva rifiutato i soccorsi. 

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