Sabato 20 Aprile 2024

Otto cadaveri su barcone a Lampedusa. Madre muore, neonato scivola in mare e annega

L'ennesima strage di migranti. I superstiti soccorsi dalla Guardia costiera e portati sull'isola. Due dispersi, tra cui un bimbo di 4 mesi

L'arrivo delle otto vittime a Lampedusa (Ansa)

L'arrivo delle otto vittime a Lampedusa (Ansa)

Roma, 3 febbraio 2023 - Sono 8 le persone trovate morte su un barcone di migranti soccorso nella serata di ieri dalla guardia costiera. L'intervento dei militari è avvenuto in acque maltesi, a 42 miglia da Lampedusa, dove i migranti sono poi stati portati. Quarantadue i superstiti. Fra i cadaveri a bordo quelli di tre donne, una delle quali incinta. Non c'era invece il corpo di un neonato, di quattro mesi che, secondo il racconto dei sopravvissuti, sarebbe scivolato in mare dalle braccia della mamma senza vita e annegato. In totale le vittime sarebbero 10 se si conta un ulteriore disperso. 

La madre muore, in neonato finisce in acqua 

Inizialmente le autorità avevano diffuso una diversa versione, secondo la quale il bambino, morto a bordo, era poi stato gettato in mare dalla madre. Probabilmente le incomprensioni dovute alla lingua hanno portato a ricostruire la vicenda in modo scorretto. Quando è finito in acqua il piccolo era in realtà vivo. Una quinta vittima, un uomo, è svenuto: essendo seduto sul bordo del natante, è caduto in mare. 

Senza cibo né acqua

I superstiti hanno raccontato che non mangiavano da giorni e che avevano anche finito l'acqua, tant'è che da diverse ore bevevano acqua marina. La Procura, con a capo Salvatore Vella, ha disposto l'autopsia sugli otto cadaveri. L'esame si farà nella camera mortuaria dell'ospedale di Agrigento dove le salme, nei prossimi giorni, verranno trasferite. Sulla tragedia è stato aperto un fascicolo di indagine. Le ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, sono favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.

Il salvataggio 

L'allarme sulla presenza del barcone di migranti in mare era stato dato nella mattinata di ieri da un peschereccio tunisino che si trovava fra l'Italia e Malta. I pescatori hanno subito richiesto alle autorità marittime i soccorsi. Trovandosi l'imbarcazione in acque maltesi, le operazioni di soccorso inizialmente sono state delegate a Malta; solo nel tardo pomeriggio è stata formalizzata la richiesta al comando generale della capitaneria di porto di Roma che, ricevuta la richiesta di aiuto da Malta, ha inviato la motovedetta Cp324.

All'arrivo all'hotspot di contrada Imbriacola i 42 migranti superstiti (fra cui 10 donne e un minore), originari di Mali, Costa d'Avorio, Guinea, Camerun, Burkina Faso e Niger, hanno raccontato ai mediatori culturali di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 3 di sabato scorso con l'imbarcazione di 6 metri dopo essere stati per mesi rinchiusi in una safe house di Mahdia. Le salme di chi non è riuscito ad arrivare vivo a Lampedusa sono state portate, dopo lo sbarco al molo Favarolo, nella piccola camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove dovranno essere sottoposte ad ispezione cadaverica.

Aggiornamento del 4 febbraio 2023:  É diretta a Napoli la Sea-eye 4, con a bordo 109 migranti, dopo che ieri era stata annullata l'assegnazione del porto di Pesaro. La nave era stata protagonista tra la notte di giovedì e venerdì scorsi di due drammatici soccorsi nel Mediterraneo centrale: due persone sono morte poco prima che la nave giungesse sui luoghi dei naufragi.