Migranti, naufragio vicino Crotone: 59 morti, anche bambini

Il barcone non ha retto al mare agitato e si è schiantato contro gli scogli. Tra le vittime anche un neonato. A bordo - pare - fossero in 250

Crotone, 26 febbraio 2023 - Naufragio di migranti questa mattina davanti alle coste calabresi di Steccato di Cutro, a una ventina di chilomentri da Crotone. L'ultimo bilancio parla di 59 morti, tra loro ci sono anche 14 bambini, a quanto riferito dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine della riunione in prefettura, tra i deceduti ci sono 9 minori maschi e 5 minori femmine. Le persone tratte in salvo sono 81, una ventina i ricoverati nell'ospedale di Crotone. I corpi recuperati dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza saranno trasferiti al PalaMilone, il palazzetto dello sport che sorge all'interno della città di Crotone.

Strage di migranti a Crotone: decine di morti, anche bambini
Strage di migranti a Crotone: decine di morti, anche bambini

Intanto un cittadino turco è stato fermato perché sospettato di essere lo scafista dell'imbarcazione. Tra i resti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.  

Da Mattarella a Meloni: le reazione della politica

Lo schianto contro gli scogli

L'imbarcazione non ha retto al mare agitato (forza 3-4), finendo contro gli scogli. Secondo fonti, i migranti "non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto" e alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa con i propri mezzi. Sull'imbarcazione viaggiavano migranti da Iran, Afghanistan e Pakistan

Il viaggio e l'avvistamento da Frontex

La Guardia di Finanza ha fatto sapere che il peschereccio era partito quattro giorni fa dal porto di Izmir, in Turchia, e che era stato avvistato nella serata di ieri a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo dell'agenzia europea Frontex in pattugliamento. Scattato l'allarme, erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. E' stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l'allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, non è stato possibile fare altro che constatare lo spezzamento del barcone ormai completamente distrutto dalle onde. 

Mattarella: "L'Ue governi il fenomeno migratorio" 

In una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che "è indispensabile che l'Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie". Un sentimento unanime di dolore è stato espresso dalle istituzioni e dal mondo della politica, scatenando però allo stesso tempo il dibattito. "Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie", ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sulla stessa linea anche il Viminale. "È fondamentale che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi", ha detto il ministro Matteo Piantedosi.

La mappa della zona dove è avvenuto il naufragio