Venerdì 19 Aprile 2024

Migranti morti in Libia, i reporter-testimoni: "Nessuno lasciato in mare"

Una giornalista tedesca e un freelance libico lunedì notte erano imbarcati sulla motovedetta che ha portato in salvo 158 persone. La Guardia costiera precisa: quella notte abbiamo soccorso due gommoni

La nave Open Arms nel porto di Barcellona (LaPresse))

La nave Open Arms nel porto di Barcellona (LaPresse))

Roma, 18 luglio 2018 - Si presentano come testimoni oculari e raccontano una storia molto diversa sui morti in mare in Libia, la donna e il bambino che hanno choccato il paese e reso incandescente la polemica politica. "Ne siamo sicuri, quando siamo andati via non c’era più nessuno in acqua. Abbiamo i video dei soccorsi". Questo il racconto, in un’intervista su Messaggero e Mattino, dei giornalisti Nadja Kriewald della tv tedesca N-tv ed Emad Matoug, freelance libico. Lunedì notte i due reporter, imbarcati sulla motovedetta libica che poi ha portato in salvo 158 persone, hanno assistito al salvataggio del gommone alla deriva. L’episodio è al centro dell’accusa della ong Open Arms, secondo cui "i libici hanno lasciato annegare mamma e figlio". "Dopo la chiamata - spiega il giornalista libico - i guardiacoste hanno perlustrato l’area per oltre un’ora per cercare il gommone alla deriva. Tre donne erano in condizioni difficili, a due è stata praticata la rianimazione, l’altra è stata portata, una volta arrivati in porto, direttamente in ospedale".

"So che le mie parole potranno essere strumentalizzate - dichiara la reporter tedesca - ma ciò che ho visto io è che i libici hanno fatto un ottimo lavoro e dimostrato tanta umanità". Il reportage, con tutte le immagini raccolte, sarà trasmesso il prossimo venerdì sull’emittente tedesca N-tv.  La guardia costiera libica ha smentito la ricostruzione della Ong e ha precisato che le due operazioni di soccorso condotte lunedì scorso hanno visto coinvolte diverse imbarcazioni: un gommone con 158 persone a bordo, intercettato a 16 miglia daKhoms, lontano da dove è stato rinvenuto il gommone delle due donne; un secondo gommone, con 165 persone, è stato soccorso a 76 miglia da Garabulli, molto vicino alla zona dove è intervenuta Open Arms. Tra i 165 migranti soccorsi dopo essere stati alla deriva per per più di 60 ore, senza acqua e cibo, c'erano 34 donne e 12 bambini. Sull'imbarcazione è stato anche rinvenuto il corpo senza vita di una neonata di un mese. In un comunicato, la Guardia costiera ha ricordato di non avere strumenti per condurre operazioni di sorveglianza e salvataggio nelle ore notturne e di non recuperare i cadaveri, anche per il rifiuto delle autorità di Tripoli di farsene carico all'arrivo, per mancanza di spazio negli obitori o nei cimiteri.