Migranti, raffica di sbarchi. Piantedosi: direttiva navi Ong. Possibile divieto d'ingresso

Il ministro dell'Interno: Ocean Viking e Humanity 1 "non in linea con lo spirito delle norme europee e italiane", ecco perché. Arrivi, due gemellini trovati morti

Lampedusa (Agrigento ), 25 ottobre 2022 - Migranti,: notte di sbarchi a Lampedusa dove sono approdati, a bordo di sei imbarcazioni, 500 immigrati. Mentre il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha firmato una direttiva sulle navi delle Ong Ocean Viking e Humanity 1.  "In corso di valutazione il divieto d'ingresso nelle acque territoriali", si legge in una sintesi sul sito del Viminale.

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E mentre sono stati trovati i cadaveri di 2 gemellini, è di nuovo emergenza al centro di accoglienza dove ci sono 1.154 ospiti a fronte di 350 posti disponibili. La prefettura ha disposto un primo piano di trasferimenti: in 190 lasceranno il centro di accoglienza. Il primo blocco di 110 sarà trasferito con la motonave in mattinata e arriverà in serata a Porto Empedocle. Gli altri 80 lasceranno l’isola in serata. 

I gemellini morti

C’erano anche le salme di due gemellini di circa un mese fra i migranti - complessivamente 60 - soccorsi dalla motovedetta Cp319 della Guardia costiera al largo di Lampedusa. I piccoli sono morti durante la traversata, cominciata alle ore 4 di domenica da Sfax, verso l’Italia. I neonati, un maschietto e una femminuccia, sono morti perché erano sottopeso: uno pesava 1,280 chili e l’altro appena 2 chili. Stando a quanto è stato riferito dagli stessi genitori, i bambini erano in cura in Tunisia. Forse i genitori speravano che in Italia, i piccoli sarebbero stati aiutati e salvati con apposite cure.

I cadaveri in mare

Ieri 4 cadaveri, due uomini e due donne, sono stati ripescati a diverse miglia dalla costa di Lampedusa, in avanzato stato di decomposizione. Guardia costiera e Guardia di finanza hanno fatto la scoperta mentre erano impegnati nelle ricerche dei quattro dispersi della notte precedente, dopo che è affondato a 24 miglia da Lampedusa un barchino con una trentina di migranti a bordo e del cadavere della neonata finita in acqua quando sabato pomeriggio un’imbarcazione s’è ribaltata nei pressi dell’isolotto di Lampione.

"Direttiva sulle navi Ong"

Sull’immigrazione il discorso di Giorgia Meloni ha mostrato “la centratura giusta”. Ne è convinto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Spesso nella discussione si tende a contrapporre gli aspetti umanitari con il governo dei flussi, il rispetto delle regole: in realtà, le due cose si fondono”, spiega il titolare del Viminale, intercettato in Transatlantico al termine del discorso della presidente del Consiglio. “Controllare i flussi significa prevenire le morti in mare, prevenire le partenze e lavorare per lo sviluppo dei Pesi di provenienza. Servono umanità e rigore”, aggiunge.

Il ministro, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, a quanto si apprende - ha emanato una direttiva ai vertici delle forze di polizia e della Capitaneria di porto perchè informino le articolazioni operative che il ministero degli Affari esteri, con note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera (Norvegia e Germania), ha rilevato che le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1 attualmente in navigazione nel Mediterraneo non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”. Le condotte, sulla base dell’articolo 19 della Convenzione internazionale delle Nazioni unite sul diritto del mare, saranno valutate ai fini dell’adozione da parte del titolare del Viminale, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, del divieto di ingresso nelle acque territoriali. 

Perché potrebbe scattare il divieto d'ingresso

Ma perché potrebbe scattare il divieto d'ingresso? Che cosa viene contestato alle due navi delle Ong? Avrebbero - così trapela - svolto operazioni di soccorso in piena autonomia e in modo sistematico in zona SAR senza ricevere indicazioni dalle autorità statali responsabili di quell'area, Libia e Malta, che sono state informate solo a operazioni avvenute. E hanno avuto lo stesso comportamento anche con l'Italia. 

Le parole della premier Giorgia Meloni

Il tema migranti è entrato a pieno titolo anche nel discorso programmatico della premier Giorgia Meloni. “Sicurezza e legalità riguardano anche una corretta gestione dei flussi migratori. Secondo un principio semplice: in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, non si entra illegalmente, si entra solo attraverso i decreti flussi”.  “In questi anni di terribile incapacità nel trovare le giuste soluzioni alle diverse crisi migratorie, troppi uomini e donne, e bambini, hanno trovato la morte in mare nel tentativo di arrivare in Italia".

"Troppe volte - ha aggiunto la premier - abbiamo detto ‘mai più’, per poi doverlo ripetere ancora e ancora. Questo Governo vuole quindi perseguire una strada, poco percorsa fino ad oggi: fermare le partenze illegali, spezzando finalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. La nostra intenzione è sempre la stessa. Ma se non volete che si parli di blocco navale lo dirò così: è nostra intenzione recuperare la proposta originaria della missione navale Sophia dell’Unione europea che nella terza fase prevista, anche se mai attuata, prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi dal nord Africa”. “Intendiamo proporlo in sede europea - ha concluso Meloni- e attuarlo in accordo con le autorità del nord Africa, accompagnato dalla creazione sui territori africani di hotspot, gestiti da organizzazioni internazionali, dove poter vagliare le richieste di asilo e distinguere chi ha diritto ad essere accolto in Europa da chi quel diritto non ce l’ha. Perché non intendiamo in alcun modo mettere in discussione il diritto d’asilo per chi fugge da guerre e persecuzioni. Il nostro obiettivo è impedire che sull’immigrazione l’italia continui a farsi fare la selezione in ingresso dagli scafisti”. 

 

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