Migranti, la rotta del governo Due navi di Ong ad Ancona

Assegnato il porto marchigiano, non più Puglia o Sicilia. E scoppia la polemica

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La strategia 5.0 del governo sui migranti prende sempre più forma. Dopo Livorno e Ravenna adesso tocca al porto di Ancona accogliere non una bensì due navi di salvataggio delle ong straniere. Ieri mattina alla Ocean Viking e poi in serata alla Geo Barents, che avevano recuperato rispettivamente 37 e 73 migranti, tra cui donne e minori non accompagnati, davanti alle coste libiche è stato assegnato proprio lo scalo marchigiano, considerato Porto Sicuro. Una scelta certo non accolta con un sorriso da parte dei due equipaggi. Alla Ocean Viking, gestita da Sos Mediterranée sono toccati altri quattro giorni di navigazione per quasi 1.800 chilometri e dunque costi nettamente maggiori in linea generale. Dieci giorni prima sempre alla stessa nave era stato assegnato lo scalo romagnolo di Ravenna. Un andirivieni su e giù per l’Adriatico che ha allungato i tempi di navigazione e aumentato in maniera esorbitante il consumo di carburante e di tutte le altre spese vive. Non è andata meglio alla Geo Barents, inizialmente diretta a Taranto prima che il ministero le imponesse di proseguire il viaggio fino al medio Adriatico. Salvo modifiche dell’ultima ora, le due navi con i 110 stranieri a bordo sono attese alle banchine 20-22 del porto di Ancona (le stessa dove a inizio aprile del 2020 fu ormeggiata la nave da crociera della Costa carica di positivi al Covid durante il periodo più duro della pandemia).

Lì potrebbero restare ormeggiate in attesa di migliori condizioni meteo marine e per prepararsi alle prossime missioni in acque Sar (Search and Rescue) libiche. Oltre alle misure contenute nel decreto ‘Rave’, tra cui l’imposizione di effettuare un solo salvataggio per volta, Palazzo Chigi ha trovato il modo per mettersi di traverso rispetto alle organizzazioni non governative, assegnando loro porti sempre più lontani dal canale di Sicilia. Era accaduto prima di Natale alla Life Support di Emergency, alla missione inaugurale di salvataggio di naufraghi nel Mediterraneo, a cui era stato assegnato lo scalo di Livorno (la nave di Emergency è rimasta lì da allora per preparare il nuovo viaggio che dovrebbe avvenire entro la prossima settimana). Si è ripetuto poi a Capodanno appunto, quando la stessa nave gestita da Sos Mediterranée ha effettuato il viaggio fino al porto di Ravenna. Ora il doppio attracco quasi in contemporanea ad Ancona, un record a tutti gli effetti.

Pierfrancesco Curzi