Migranti, 217 lasciati a bordo della Geo Barents. Braccio di ferro governo-Humanity

L'esecutivo fa sbarcare solo donne, bambini e fragili. La ong tedesca ricorre al Tar: "E' respingimento illegale". Crosetto: "Coniugate umanità e fermezza". Il Papa: "Le vite in mare si salvano, ma l'Ue aiuti l'Italia". E Meloni ringrazia

Catania, 6 novembre 2022 - Delle quasi 600 persone che erano sulla Geo Barents, attraccata oggi a Catania, solo 357 sono state autorizzate a scendere: 217 restano  a bordo. Così ha voluto il governo Meloni, che sta varando decreti ad hoc nei confronti delle ong che soccorrono migranti in mare: sbarcano solo donne, minori e i "fragili",  recita il provvedimento. Una volta terminate le operazioni di selezione e sbarco, la nave deve lasciare il porto. Prima dell'imbarcazione di Medici senza frontiere era toccato alla Humanity One di Sos Humanity, da cui sono stati fatti scendere solo 144 dei 179 passeggeri. La ong tedesca ha fatto ricorso al Tar e non intende ripartire con dei profughi a bordo. Intanto altre navi chiedono un porto sicuro: al largo delle coste catanesi si trovano anche la Ocean Viking di Sos Mediterranee con 234 migranti, la Rise Above con 95 a bordo.

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Sos Humanity insiste per lo sbarco di tutti

E' braccio di ferro tra il governo e Sos Humanity: la ong che gestisce Humanity 1 non ha intenzione di uscire dal porto con i 35 migranti lasciati a bordo perché considerati in salute. Per questo ha fatto ricorso al Tar del Lazio: "La selezione inumana e illegale dei superstiti per lo sbarco si basa sul decreto illegittimo italiano emanato il 4 novembre - dicono dalla ong -. L'ordine di lasciare il porto di Catania con gli uomini soccorsi rimasti a bordo costituirebbe un respingimento illegale. Siamo profondamente preoccupati per lo stato mentale dei 35 soccorsi ancora a bordo. Sono fuggiti dalla Libia e hanno trascorso più di due settimane in mare. Un sopravvissuto è crollato dopo l'annuncio di non poter sbarcare e ha dovuto essere evacuato da un'ambulanza. Invitiamo gli attori europei e la società civile a monitorare da vicino e ad agire contro l'ingiustizia commessa dall'Italia". 

L'avvocato Alessandro Gamberini, che assiste legalmente la ong, ha spiegato a Radio Radicale che il capitano della nave non la farà ripartire, opponendo il diritto internazionale alla richiesta delle autorità italiane. "Vorrebbero fare scendere i fragili e poi imporre al comandante di ripartire ma, anche su nostra indicazione, si rifiuterà e dirà che devono scendere tutti secondo le regole del diritto di asilo", ha spiegato il legale che in passato ha assunto la difesa nei casi Rackete e Vos Thalassa e Open Arms a Ragusa.

A seguire da vicino la vicenda c'è anche il deputato Aboubakar Soumahoro (Verdi e Sinistra italiana). E si susseguono gli appelli delle opposizioni affinché si proceda con l'accoglienza di tutti.

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La posizione del governo

"Si sono coniugate umanità e fermezza, non è accettabile che un Paese intervenga a gamba tesa sapendo che abbiamo ragione. Va difesa una posizione giusta senza sudditanza e senza giocare sulla vita di chi soffre". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha illustrato la posizione del governo sullo sbarco selettivo a Catania. Si sta seguendo "il trattato di Dublino, se sei su una nave che batte bandiera tedesca, sei in Germania. Non capisco la meraviglia", ha sottolineato Crosetto.

"Si è deciso di dare assistenza sanitaria e accoglienza a chi ne ha bisogno e assistenza alla nave che riprenderà la sua rotta con gli altri a bordo", ha aggiunto, "non si è voluto accettare la sfida tribale di chi a disposto ad usare le persone per calpestare diritto, accordi e leggi". 

Dalla nave Humanity One sono stati fatti scendere "tutti i migranti che versavano in condizioni emergenziali (nuclei familiari, donne e minori) e in precarie condizioni sanitarie accertate dall`Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera - Usmaf", fa sapere il Viminale: 144 migranti, di cui 102 minori (100 non accompagnati). I restanti 34 non sono stati autorizzati e sono costretti a restare a bordo. La procura della città etnea intanto ha aperto un'inchiesta sulla possibile presenza di scafisti tra quanti si trovano a bordo, mentre diversi attivisti manifestano davanti al molo 25.

Orban ringrazia Meloni. Cosa ha detto il Papa 

Plaude alla linea Piantedosi il presidente ungherese Viktor Orban: "Finalmente! Dobbiamo un grande ringraziamento a Giorgia Meloni e al nuovo governo italiano per aver protetto i confini dell'Europa", scrive in un tweet.  Nel frattempo, sul volo di ritorno dal Bahrain, Papa Francesco ha voluto ricordare che il Mediterraneo è "il più grande cimitero del mondo" che la "vita in mare va salvata". I migranti "vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati", ma l'Italia non può farlo da sola. "I governi dell'Unione Europea devono mettersi d'accordo su quanti ne possono ricevere". L'Ue deve attuare "una politica di collaborazione e di aiuto, non può lasciare a Cipro la Grecia, l'Italia e la Spagna, la responsabilità di tutti i migranti che arrivano".  Parole che Giorgia Meloni legge come un "incoraggiamento" al governo. La premier ha ringraziato il Pontefice per "il suo invito alla concordia nazionale e internazionale. Le grandi sfide non si possono vincere se non unendo gli sforzi di tutti gli uomini e le donne di buona volontà". 

Geo Barents a Catania "ma solo per i soccorsi"

Il copione potrebbe ripetersi con la Geo Barents di MSF, da cui per cui sono potuti scendere solo due terzi dei migranti (donne, bambini e i rispettivi nuclei familiari) . In 217 restano a bordo.  Anche per l'imbarcazione norvegese è stato firmato un decreto interministeriale con "il divieto di sostare nelle acque territoriali nazionali oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute segnalate dalle competenti Autorità nazionali".