Migranti, tra Francia e Italia è rottura totale. "Non prendiamo i 3mila, Meloni ha perso"

Parigi conferma il no all'accoglienza, non rispettando il meccanismo europeo di solidarietà. Controlli a tappeto a Ventimiglia

Parigi, 13 novembre 2022 - È rottura totale tra Francia e Italia sui migranti. Parigi conferma: "Non faremo quanto era stato previsto". Tradotto: gli oltre tremila profughi sbarcati in Italia non saranno accolti in terra d'Oltralpe, come invece era stabilito in base al meccanismo di solidarietà europea. La partita si sposta ora sul tavolo di Bruxelles, dove domani i titolari delle diplomazie europee si riuniranno per il Consiglio Affari Esteri. La questione migranti sarà con ogni probabilità all'ordine del giorno. Di ieri la nota congiunta di Italia, Grecia, Malta e Cipro: "Sui migranti a noi l'onere più gravoso. Le ong violano regole". Il governo, nel frattempo, sta valutando di tornare ai decreti Salvini che colpivano direttamente le associazioni di volontari. 

Controlli della polizia francese a Ventimiglia (Ansa)
Controlli della polizia francese a Ventimiglia (Ansa)

Le parole di Véran

Il portavoce dell'Eliseo, Olivier Véran, intervistato da Bfm-Tv sugli sviluppi della crisi, ribadisce quanto già annunciato nei giorni scorsi, ovvero che la Francia non provvederà all'accoglienza "di un pò più di 3.000 persone" sbarcate in Italia, "di cui 500 entro la fine dell'anno". Per Véran, "Giorgia Meloni è la grande perdente in questa situazione".

Spiega Veran: "L'Italia non mantiene l'impegno fondamentale nel meccanismo di solidarietà europea, noi non manterremo la contropartita prevista, cioè l'accoglienza di 3.000 migranti attualmente sul territorio italiano". Per il portavoce, "l'Italia è perdente in quanto dispone normalmente di un meccanismo di solidarietà europea che fa sì che un gran numero di paesi europei, in particolare Francia e Germania, si impegnino in contraccambio dell'accoglienza delle navi da parte dell'Italia, a prendere degli stranieri sul proprio territorio". E  ancora: "I meccanismi che avevamo messo in piedi ci permettevano di accogliere nelle migliori condizioni possibili stranieri arrivati in Italia". 

Controlli a tappeto a Ventimiglia

La tensione tra Francia e Italia si rilfette su quanto sta accadendo al confine italo francese di Ventimiglia, dove sono scattati i controlli a tappeto dei francesi per bloccare l'ingresso di migranti. Dopo due giorni di verifiche soft, successive all'annuncio del Governo Macron dell'invio di 500 uomini ai punti di frontiera, stamani sei gendarmi (ieri erano 2) hanno controllato tutti i mezzi in transito. Si sono formate lunghe code verso la Francia (fino a 1 km). Molti gli automobilisti indignati. Sul caso è intervenuto anche il vescovo di Ventimiglia Antonio Suetta: "La reazione della Francia è spropositata, non umano e dal punto di vista della solidarietà europea poco leale".

Il Lussemburgo

Lo scontro tra Francia e Italia agita la Ue. Parigi e Roma "sono due pilastri imprescindibili per giungere ad una riforma del sistema europeo di gestione delle migrazioni. Una lite continua" tra le due nazioni "danneggerà l'intera Ue", dice il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn. "Sul dossier immigrazione leggeremo le reali intenzioni del neoeletto governo italiano su quanta Europa vuole. Spero sinceramente - ha aggiunto - che si tratti solo di un incidente di percorso all'inizio del nuovo governo a Roma"