Migranti, il Viminale: irreperibili 50 sbarcati dalla Diciotti

La Caritas: "Non è una fuga, non erano in prigione". I sottosegretari Candiani e Molteni: "Erano così disperati da rinunciare a vitto e alloggio garantiti". Salvini rincara: "Ma non li avevo sequestrati?"

Migranti sulla nave Diciotti ferma in porto a Catania (Ansa)

Migranti sulla nave Diciotti ferma in porto a Catania (Ansa)

Roma, 5 settembre 2018 - Una cinquantina di migranti, sbarcati dalla nave Diciotti e trasferiti al centro di Rocca di Papa, si sono allontanati e risultano irreperibili. Lo si apprende da fonti del Viminale, secondo cui i primi 6 si sono allontanati già il 31 agosto (il primo giorno di trasferimento). A questi si aggiungono 2 eritrei destinati alla Diocesi di Firenze allontanatisi il 2 settembre, altri 19 sono irrintracciabili dal 3 settembre e 13 (destinati a varie diocesi) non si hanno invece notizie da ieri. A questi quaranta, però, se ne sarebbero aggiunti altri, tanto che lo stesso Viminale fa saper che il "dato è in aggiornamento". Alcuni casi sono stati segnalati già alle prefetture di competenza. 

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"È allontanamento volontario, non fuga", spiega il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu confermando la notizia. "Si fugge da uno stato di detenzione e non questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa - aggiunge il direttore della Caritas italiana -. Queste persone davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente", perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli. Ovunque verranno trovate, in Italia o anche all'estero, "potranno chiedere asilo - dice ancora don Soddu - ricominciando quella procedura che era stata avviata nelle nostre strutture, a partire dal centro di accoglienza straordinaria" Mondo Migliore.

Più duro il commento dei sottosegretari all'Interno, i leghisti Stefano Candiani e Nicola Molteni. "Si sono già dileguati 40 dei 144 immigrati maggiorenni sbarcati dalla Diciotti e affidati alla Cei o al centro di Messina. Ricordiamo che, per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello Stato", sottolineano puntando poi il dito sull'opposizione. "Erano così disperate - aggiungono infatti - che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È l'ennesima prova che chi sbarca in Italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business".

A loro fa eco lo stesso ministro dell'Interno. "Più di 50 degli immigrati sbarcati dalla Diciotti erano così 'bisognosi' di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! - dice Matteo Salvini - Ma come, non li avevo sequestrati? È l'ennesima conferma che non tutti quelli che arrivano in Italia sono 'scheletrini che scappano dalla guerra e dalla fame'. Lavorerò ancora di più per cambiare leggi sbagliate e azzerare gli arrivi".

Per la cronaca oggi al centro Mondo Migliore di Rocca di Papa c'era stata una grande festa proprio per i migranti della Diciotti, soprattutto per quelli in partenza verso le varie strutture Caritas. A portare la benedizione di Papa Francesco era stato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del pontefice, che si è fermato a pranzo portando per tutti gli ospiti presenti dei gelati.