Venerdì 19 Aprile 2024

Salvati con l’elicottero i 32 migranti intrappolati sull’isolotto di Lampione. Cosa è successo

La Guardia costiera è intervenuta con cinque diversi viaggi. Il gruppo è composto da persone originarie di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea e Mali. Tutti sono trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa

Lampedusa, 3 aprile 2023 – Con cinque diversi viaggi dell'elicottero Nemo 8 della Guardia costiera sono stati recuperati i 32 migranti, fra cui 4 donne e un bambino, che da ieri erano bloccati sull'isolotto di Lampione. La scelta di utilizzare l'elicottero è stata fatta perché almeno per le prossime ore sarà impossibile per le motovedette, a causa del mare forza 6, riuscire ad avvicinarsi alla costa di Lampione. L'imbarcazione utilizzata dai migranti per la traversata, un barchino di circa 7 metri, non è stata rinvenuta.

I migranti da ieri erano intrappolati sull'isolotto vicino a Lampedusa. Una motovedetta della Capitaneria aveva ripetutamente provato ad avvicinarsi per imbarcare il gruppo, ma le onde alte non avevano permesso il salvataggio. Dagli elicotteri erano state fatte calare coperte e vettovaglie fornite dalla polizia. Poi è stato autorizzato l’intervento della Guardia costiera e i migranti sono stati messi in salvo. Il gruppo dei 32 è composto da persone originarie di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea e Mali. Tutti, dopo un primo triage sanitario, saranno trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa.

La storia dell’isolotto di Lampione

Lampione, dove si trovavano i 35 migranti che la Guardia costiera ha messo in salvo, è la terza isola delle Pelagie, insieme a Lampedusa e Linosa. Diversamente dalle altre, Lampione è disabitato. Si tratta, infatti, di un isolotto distante circa 18 chilometri da Lampedusa; dal mare si erge con un'altezza a strapiombo di una quarantina di metri, una lunghezza di 700 metri e una larghezza di 180-200 metri. Linosa è distante da Lampione circa 60 chilometri. Sull'isolotto c'è un faro automatico, e niente più. Nel mare, invece, la varietà delle specie di pesci è straordinaria, e include una colonia di squali grigi, innocui, che frequenta l'area nei mesi estivi da luglio a ottobre.

Nel corso dei secoli, spiega l'associazione Archivio storico di Lampedusa in uno dei suoi Quaderni, l'isolotto ha avuto diverse denominazioni: 'Schola' nell'antichità, Gezired el-ketab (Isola del libro) durante la dominazione araba, ancora 'Scola' nel Medioevo, 'Scoglio degli scolari', 'Fanale' e infine 'Lampione', che "indica quella che fin da tempi antichi doveva essere una caratteristica di questo grande scoglio: un punto luminoso, durante la navigazione notturna, dal quale tenersi lontano".

Lampione ha visto nel corso del tempo diversi naufragi: nei suoi fondali sono state trovate ancore, lingotti di piombo, anfore e una grande macina di mulino. Non è la prima volta che i migranti naufraghi approdano a Lampione. Accadde, tra i diversi episodi, nell'ottobre del 2013, quando 14 migranti tunisini vi approdarono, e vennero soccorsi. Furono più fortunati delle 300 persone che sarebbero annegate, qualche giorno dopo, il 3 ottobre, in un naufragio nel mare di Lampedusa.