Martedì 23 Aprile 2024

Migranti, ragazzino ucciso sul gommone perché non ubbidiva agli ordini

La procura di Catania parla di "inumana violenza" da parte degli scafisti. Salvati altri 200 naufraghi

Catania, 23 aprile 2015 - Nel giorno dei funerali delle 24 vittime recuperate al largo della Libia, dall'inchiesta sul naugragio emergono nuovi , sconcertanti, particolari. La procura di Catania parla di  "inumana violenza" contro i migranti. Diverse persone stipate in una fattoria in attesa di imbarcarsi sul peschereccio sarebbero state "picchiate selvaggiamente con dei bastoni" perché "non obbedivano agli ordini" dei trafficanti. "Le bastonature avrebbero provocato alcuni decessi, altri sarebbero morti di stenti". E un ragazzino sarebbe stato ucciso su un gommone mentre raggiungeva - insieme ad altri - il peschereccio poi affondato perché si era alzato senza permesso. Il suo cadavere sarebbe stato poi buttato in mare.

ARRESTATI SEI SCAFISTI - Intanto sei scafisti egiziani sono stati fermati dalla Procura di Siracusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Erano al timone di un'imbarcazione, con a bordo 447 stranieri. 

A CATANIA ALTRI 220 MIGRANTI SOCCORSI - Non si fermano gli sbarchi. Il pattugliatore della Guardia Costiera "Denaro", con a bordo 220 migranti, è arrivato questa mattina a Catania. Tra gli extracomunitari, salvati ieri mentre erano a bordo di due gommoni intercettati a circa 40 miglia dalle coste libiche, ci sono 5 donne.