Venerdì 19 Aprile 2024

Migliaia di abitazioni occupate con la forza

A Roma, Palermo e Genova il fenomeno è più diffuso. Presa di mira soprattutto l’edilizia popolare, Federcasa: intervenga il Viminale

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di Ettore Maria Colombo

"Va dal medico, gli occupano la casa e, da venti giorni, nessuno gliela la libera", titolava, ieri, Qn raccontando la triste storia di un pensionato 86 enne che aveva fatto un solo errore: uscire di casa per qualche ora, per fare degli esami. Una volta tornato, il signor Ennio Di Lalla si è ritrovato la serratura cambiata e la casa occupata (dai rom). Succede nella Capitale d’Italia, Roma (e dove, sennò?), città in cui la piaga delle occupazioni abusive è endemica, quasi storica, ma succede in molte altre città e piazza d’Italia. I casi, e parliamo solo dei più recenti, sono innumerevoli.

Il 4 gennaio è la volta di Casamicciola, uno dei centri più belli dell’isola di Ischia, quando una famiglia, di ritorno dalla veglia funebre per la morte della sorella del capofamiglia, si è ritrovata la casa occupata da estranei (già noti alla polizia). La scorsa primavera è successo alla Garbatella, storico quartiere popolare e periferico di Roma, dove una vedova, reduce da una lunga degenza, ha trovato l’appartamento scassinato e usato, per mesi, da ben due famiglie abusive. È servito l’ufficiale giudiziario e la polizia per lo sgombero. Il 6 ottobre scorso, altro caso a Torino dove, di ritorno dalle ferie, il proprietario di un appartamento ha trovato, a casa sua, un estraneo. Per fortuna, era un tunisino con due decreti di espulsione a carico che, poi, è stato espatriato.

Ma questi casi, oltre a essere solo i più recenti, sono solo la punta dell’iceberg. Il fenomeno è molto diffuso, soprattutto, nelle 750mila case popolari esistenti in Italia, dove le occupazioni abusive riguardano il 5-6% dei casi.

Secondo i dati di Federcasa, le case occupate con la forza erano 24mila nel 2016 e 24.574 nel 2019. In cifre, si tratta del 3,9% del totale dei mobili Erp (Edilizia popolare residenziale). Ci sono poi case (circa 7mila) che risultano occupate illegalmente anche se non con la forza, nel senso che chi le abita non ha più i titoli o sono scaduti i requisiti.

Le piazze ‘calde’ dell’illegalità abitativa – soprattutto edilizia pubblica, ma pure privata – sono, ovviamente, Roma (6.834 appartamenti e 66 stabili occupati illegalmente), Palermo (3mila appartamenti e 17 plessi abitativi), Genova (200 immobili e 110 appartamenti), Reggio Calabria (100 appartamenti), Catania e provincia (cento), Torino (24 stabili) e Venezia (19 immobili). Uno scandalo che Federcasa è arrivata a portare anche all’attenzione del ministro Lamorgese, chiedendole, proprio di recente, di intervenire. Sarebbe urgente cambiare le leggi, fatto che rende molto difficile lo sgombero, e anche la mentalità.