Fotoreporter ferito in Siria, Gabriele Micalizzi è rientrato in Italia

Il fotografo, che era ricoverato in Iraq, è atterrato a Milano con un volo messo a disposizione dalla Farnesina e poi trasporato all'ospedale San Raffaele

Guerra in Siria, nel riquadro Gabriele Micalizzi

Guerra in Siria, nel riquadro Gabriele Micalizzi

Milano, 17 febbraio 2019 - Gabriele Micalizzi, il reporter italiano ferito in territorio siriano l'11 febbraio scorso, è arrivato all'ospedale San Raffaele di Milano. Il giovane si trova ora in pronto soccorso per le prime valutazioni. Domani, in base al quadro clinico, si deciderà a quale equipe sarà affidato.

L'aereo militare che lo ha riportato in Italia era atterrato nel pomeriggio a Milano. L'operazione di rimpatrio sanitario è stata coordinata dall'Unità di crisi della Farnesina ed è resa possibile grazie a un volo dell'Italian Air Force". L'annuncio del rientro era arrivato infatti dalla Farnesina su Twitter.

Il fotografo italiano, ferito da schegge di Rpg, era stato ricoverato all'ospedale militare di Baghdad per le lesioni al volto e alle braccia. Non ha perso l'occhio sinistro, come era stato inizialmente riportato, ha fatto sapere venerdì CesuraLab, il collettivo di fotografia di cui Micalizzi fa parte ed è socio fondatore. I membri di CesuraLab hanno detto di avergli parlato e che il reporter ha detto loro di stare bene e di "vedere da entrambi gli occhi, anche se in maniera ancora offuscata". Del collettivo CesuraLab faceva parte anche il fotoreporter Andy Rocchelli, ucciso in Ucraina nel 2014. Qualche giorno fa Micalizzi era stato a Kobane, poi si era spostato nell'area di Deir Ezzor, dove è stato ferito.

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