Mercoledì 24 Aprile 2024

Mi scusi signore Basta il numero anti call center?

Marco

Buticchi

Il numero assomiglia sempre a quello della zia malata, dell’amico in ambascia d’amore, dell’amica di una delle figlie. E, mentre trepidante rispondi, dall’altro capo della linea senti una voce fredda (meglio farebbero a scritturare un robot) che t’invita con frasi sibilline al cambio di fornitore d’energia, di telefonia, di fornitura d’acqua, a comprare vini, arance siciliane, a sottoscrivere abbonamenti a periodici e così via. Bene, cari lettori, da mercoledì prossimo (manca davvero poco) tutta questa meravigliosa compagnia sparirà: entra infatti in vigore il registro contro gli scocciatori al cellulare.

Spero che le cose siano cambiate perché, quando provai a registrarmi presso analogo istituto per la telefonia fissa, persi alcune ore prima di desistere. Sorrido scrivendo queste parole: il telefono di casa è da sempre intestato a mia moglie. Ogni volta che il piazzista telefonico di turno chiamava cercando di lei, assumevo un tono affranto e dicevo: "Lei lo sa, vero, che cosa è successo? Mia moglie è scappata con un altro".

"Mi scusi signore", dicevano spesso dall’altro capo pronti a lasciarmi nel mio brodo. "Mi scusi un accidente! Lei ha riaperto la ferita nel mio cuore e adesso mi sta ad ascoltare!" Lì iniziavo una serie di racconti a braccio con tutta la storia del finto adulterio. Mediamente reggevo la parte per 5 minuti o più, riversando sul mio interlocutore tutti i dubbi del maschio tradito. Alla fine l’altro chiudeva la comunicazione estenuato. Tutto il rispetto per chi fa questo non facile mestiere, ma quello era un buon metodo per rendere agli scocciatori pan per focaccia. Provare per credere… entro il 27 luglio.