"Mi chiamano ricco, eppure faccio fatica"

MILANO

"Pensioni aumentate? Grandi proclami che illudono la gente. Io non ho fatto salti di gioia e, a conti fatti, avevo ragione". Ivo Del Zotto, pensionato milanese, compie oggi 82 anni. Un compleanno non addolcito dalla prospettiva di una pensione più alta: ora supera di poco i 2.100 euro lordi mensili (è a 2.300), quindi con la rivalutazione l’aumento si volatilizza. Addirittura, la situazione peggiora: -40 euro al mese, confrontando le fasce del governo Meloni con gli “scaglioni“ del governo Draghi.

Scontento?

"Sì: sono trattato come fossi ricco. Ma ho 82 anni e sono abituato a non farmi illusioni, soprattutto quando si tratta di promesse politiche. I governi cambiano ma alla fine per i cittadini cambia poco".

Difficile far fronte a tutte le spese?

"Altroché. Milano è una città molto cara ed è aumentato tutto: dalle spese per la corrente elettrica e il gas a quelle per l’affitto, nel mio caso. E io non sono neppure tra le persone più fragili, c’è chi sta peggio".

Che lavoro faceva?

"Per più di 30 ho lavorato allo stabilimento Magneti-Marelli, cominciando come operaio e facendo poi carriera. Quando sono andato in pensione ero quadro. Ricordo con nostalgia anche l’anno in cui lavorai come garzone del lattaio".

E oggi, da pensionato?

"Faccio il nonno. Ho 4 nipotini, tre maggiorenni e uno di quasi 9 anni. E poi mi prendo cura del caseggiato popolare in cui abito, sono referente del comitato dei cittadini".

Che cosa vorrebbe dal governo?

"Che cambiasse il metodo di calcolo per rivalutare le pensioni".

Marianna Vazzana