L’ufficialità ci sarà solo domani, con il consueto report della Cabina di regia. Ma tredici Regioni, oltre alle due Province autonome, hanno numeri in miglioramento e dovrebbero avere l’agognato giallo. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria e Veneto, oltre alle province di Trento e Bolzano, che sono praticamente sicure, ma anche Toscana, Piemonte e Liguria sono sostanzialmente orientate verso il giallo.
In Emilia Romagna nella settimana 12-18 aprile l’incidenza dei contagi per 100mila abitanti è scesa a 160 e l’indice Rt è dato di poco sotto 0,8, quindi sostanzialmente stabile in territorio ’sicuro’ per un ritorno in zona gialla. Ottimista anche la Lombardia. "Potremo tornare in zona gialla da lunedì – ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana –, se i dati continuano in questa direzione, con leggeri e costanti miglioramenti... Penso proprio di sì".
Tutti e 15 gli enti locali, tra Regioni e Province autonome, avevano del resto già venerdì scorso l’indice Rt sotto 1 e un’incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti, e in questi giorni sono in ulteriore calo.
In rosso rimarrebbero Val d’Aosta (che ha ancora oggi un’incidenza di 266 casi per centomila) e Sardegna, che la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso e 1,25) e deve quindi aspettare almeno una settimana con numeri migliori prima di ambire alla promozione. Spera di lasciare il rosso, invece, la Puglia, ma per finire in arancione: l’incidenza è alta (239 casi per centomila), anche se l’Rt la scorsa settimana era sotto 1 e i casi sono in calo del 7% in 7 giorni. Oscilla tra arancione e rosso la Campania, che aveva un Rt intorno a 1 ed è cresciuta ulteriormente questa settimana (+8% di casi positivi) arrivando a un’incidenza di 235 casi per centomila. Così come probabilmente resteranno in arancione Calabria, Basilicata, Molise che spera nel salto in giallo. La Sicilia poi sembra destinata a restare in arancione con diverse zone colorate in rosso. A cominciare dalla provincia di Palermo, dove con ogni probabilità oggi sarà prorogato il lockdown a causa dell’alto numero di contagi e della difficile situazione negli ospedali con i reparti Covid sotto pressione.
A contare nella decisione del ministero della Salute di riportare in zona gialla molte regioni saranno anche l’andamento della campagna vaccinale e le saturazioni degli ospedali. Dai dati dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornati al 20 aprile, risulta che undici Regioni, e con loro la Provincia Autonoma di Trento (33%), registrano un tasso di saturazione dei reparti di terapia intensiva al di sopra della soglia del 30% fissata dal Ministero della Salute.
A.Farr.