Venerdì 19 Aprile 2024

Maltempo, altri quattro morti al Nord. A Belluno danni alla rete idrica

Prolungato lo stato di allarme in Veneto. Viabilità critica in Liguria. Nevicate nell'area metropolitana di Torino e sopra Cortina

Maltempo al Nord: Portofino, Val d'Aosta, Trentino e Veneto

Maltempo al Nord: Portofino, Val d'Aosta, Trentino e Veneto

Roma, 1 novembre 2018 - Ancora morti per maltempo. Altri quattro: una coppia (Giuseppe Rosso di 74 anni, e Miriam Curtaz di 73) la cui auto è stata schiacciata da un albero a Lillianes in Valle d'Aosta, un anziano caduto mentre riparava il tetto della sua malga in Val Badia e, sempre in Alto Adige, non ce l'ha fatta il 53enne di Laces, Josef Pedross, che era ricoverato dopo essere stato stato colpito da un albero. 

Aggiornamento: frana nel Bellunese, paesi isolati. "In arrivo stop tasse e cartelle"

La pioggia non stop guasta la festa di Tutti i Santi in gran parte dell'Italia. Come da previsioni meteo, un'intensa perturbazione insiste sul Paese da Nord a Sud e promette di restare a lungo. La tregua al maltempo è durata dunque solo poche ore.

VENETO - Dopo le devastazioni dei giorni scorsi, nuove allerte sono scattate su alcune regioni. A partire dal Veneto ('arancione' per la rete idraulica principale e 'rosso' per la rete idraulica secondaria) sino alle ore 14 di venerdì 2 novembre per le province di Belluno, Treviso, Vicenza e Verona, relativamente ai bacini dell'Alto Piave, del Piave pedemontano, dell'Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone. Si attende, inoltre, il passaggio della piena del Po che potrebbe determinare l'allagamento delle aree golenali non difese da argini.

Gli intensi fenomeni meteorologic degli ultimi giorni, poi, hanno avuto ripercussioni sulla rete idrica che, in alcuni punti, risulta gravemente danneggiata. Tutte le sorgenti sono state interessate da massicci apporti di acqua piovana con relative impurità. Per questo motivo, la Prefettura di Belluno raccomanda di non utilizzare l'acqua che manifesti evidenti problemi di torbidità, nemmeno a fini igienico sanitari. Si consiglia altresì di utilizzare l'acqua ad uso potabile solo previa bollitura della durata di almeno 5 minuti. 

TOSCANA - Bollino arancione nelle regioni tirreniche centrali. In Toscana per rischio temporali e mareggiate, anche qui in attenuazione nel corso della giornata. Due fratellini sono stati salvati nella notte dai vigili del fuoco mentre erano rimasti bloccati con l'auto in un sottopasso allagato del Casone di Scarlino (Grosseto). Preoccupa anche la tenuta del bacino dell'Ombrone nel sud della regione, dove peraltro è atteso vento forte di scirocco con raffiche fino a 80-100 km/h.

liguria In Liguria resta critica la situazione della viabilità. Ancora isolata Portofino che è raggiungibile solo via mare: è stato chiuso infatti anche il sentiero sul monte di Portofino che dalla piazzetta arriva a Ruta di Camogli, perché ritenuto troppo pericoloso. Nella notte la motovedetta della Capitaneria ha traportato personale medico, volontari della Protezione civile e residenti e lavoratori. E si passa solo a piedi sulla passeggiata di Fegina a Monterosso: la frana che da ieri pomeriggio minaccia la strada è sorvegliata a vista da geologi saliti sulla parete rocciosa. Un grosso masso è rimasto appeso a una rete di protezione, ma dovrà essere sgretolato per poi rimuovere le macerie con un elicottero. Con il calare del sole la strada sarà interdetta anche ai passanti. Il pericolo ha diviso in due il paese, una delle perle delle Cinque Terre. Sotto il movimento franoso è stata ecavuata una casa dove vive una famiglia di tre persone.

Il maltempo sul litorale spezzino ha distrutto scogliere, affondato barche, mangiato spiagge e distrutto stabilimenti balneari. A Corniglia si accede solo con una strada provinciale a senso alternato. A Framura restano fuori casa cinque persone. Disagi alla circolazione lungo la statale Aurelia tra Rapallo e Zoagli e tra Chiavari e Lavagna. 

SICILIA - Se la situazione migliorata sul litorale adriatico centro-meridionale e sulla Sardegna, lo stesso non si può dire su centro e sud tirrenici. Particolarmente interessata dalla perturbazione la Sicilia. La pioggia ha causato non pochi disagi a Palermo dove alcune auto sono rimaste bloccate nei sottopassi della Circonvallazione e in via Imera. Problemi anche lungo la via Messina Marine che costeggia il mare e nel borgo marinaro di Mondello. Anche per la Sicilia la Protezione civile regionale ha emesso ieri un'allerta arancione. I tecnici sono al lavoro per monitorare il livello delle dighe

NEVE - La neve ha fatto la sua apparizione ad alta quota sopra Cortina. Attorno al capoluogo ampezzano, interessato da una pioggia persistente, le montagne si sono coperte dal manto bianco. Complessivamente oltre i 2.500 metri è previsto che cadranno fino a 40/50 cm di neve fresca umida. E ha raggiunto i trenta centimetri la neve caduta nelle scorse ore sulle montagne dell'area metropolitana di Torino. La precipitazione è stata particolarmente intensa in Valle Orco, a Ceresole Reale, ma anche nella vicina Valle Soana. Interventi si sono resi necessari per rimuovere rami caduti o che minacciavano di cadere in Alta Valle di Susa, a partire da 1.400 metri di quota, a Sestriere, Cesana Torinese e Sauze d'Oulx, sulle Provinciali 215, 23 e 236 e sulla Provinciale 214 da Sauze a Monfol. Interventi per ovviare a frane, di modeste dimensioni, e alla caduta di alberi sulla sede stradale anche sulla Provinciale 1 Direttissima delle Valli di Lanzo, a Funghera di Germagnano, e sulla Provinciale 728 che attraversa la frazione Boschi di Barbanìa.

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PREVISIONI - Le previsioni, dicevamo, non promettono niente di buono. Domani una seconda perturbazione interesserà sulle stesse areee e si estenderà verso Ovest. Il clima resta mite grazie ai venti da Sud, anche se le temperature sono in diminuzione. Anche il weekend sarà all'insegna della pioggia. 

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I DANNI - Secondo Coldiretti con l'ultima ondata di maltempo sono cresciuti a oltre 750 milioni di euro i danni provocati alle campagne dagli eventi estremi del 2018 con nubifragi, trombe d'aria, fulmini, bombe d'acqua e grandinate ma anche siccità che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola.