Mercoledì 24 Aprile 2024

Mestre, donna si dà fuoco davanti al Tribunale dei Minori

Accanto a sé aveva cartello sull'affidamento della figlia. Ricoverata in gravi condizioni

Donna si dà fuoco davanti al tribunale di Mestre (Ansa)

Donna si dà fuoco davanti al tribunale di Mestre (Ansa)

Mestre (Venezia), 20 gennaio 2020 - Una donna di 50 anni di origini marocchine si è data fuoco questa mattina sulla scalinata che porta all'ingresso del Tribunale dei Minori di Mestre (Venezia). La donna è ancora viva, nonostante le ustioni riportate, ed è stata trasferita al Centro grandi ustioni dell'Azienda ospedaliera di Padova. La figlia era stata dichiarata adottabile e sarebbe questa la ragione del gesto. Lo rende noto il Tribunale dei minori di Venezia, parlando di un provvedimento legato al forte disagio psicologico della donna. I giudici avevano affidato la bambina ad una comunità. Una decisione, chiarisce la presidente del Tribunale Maria Teresa Rossi, "per tutelarla".

La donna aveva accanto a sé un cartello, scritto in un italiano stentato. Nel messaggio un chiaro riferimento all'affidamento della figlia e al marito. "Un tipo di padre che ha violentato l'infanzia della sua bambina", la scritta sul cartello. "Ha fatto il massimo - si legge sempre nel cartello - per allontanare la piccola e mandarla in comunità: che vergogna".

I primi a soccorrere la giovane e a tentare di spegnere le fiamme sono state le guardie giurate che sorvegliano la sede giudiziaria. Sul posto è intervenuta la polizia. L'area è stata interdetta a giornalisti e passanti. Il Tribunale dei minori di Mestre si trova in un edificio di archeologia industriale ricavato all'interno dell'ex scopificio Krull, a poche centinaia di metri dal centro della città.