Giovedì 25 Aprile 2024

Merkel spiata dai danesi per conto degli Usa

Bufera su Copenaghen: avrebbe aiutato gli 007 americani a controllare la Cancelliera. Che reagisce: "Inaccettabile, voglio spiegazioni"

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di Giampaolo Pioli

Il presidente americano Joe Biden arriva in Europa tra pochi giorni per il G7, vedrà Putin in un summit il 16 giugno a Ginevra e con un tempismo davvero fuori dal comune, anche se la storia è risaputa, si viene a scoprire proprio adesso che ci sarebbe stata la Danimarca con gli 007 di Copenaghen a spiare ogni mossa di alti funzionari e politici europei per conto degli americani della Nsa (National Security Agency), che raccoglie sotto il suo ombrello tutti i servizi di intelligence negli Stati Uniti. Nel 2014 e nel 2015 quando il caso esplose per la prima volta dopo le rivelazioni di Edward Snowden nel 2013, alla Casa Bianca c’era Barack Obama e Biden era il suo vice da sette anni, quindi perfettamente al corrente delle antenne dei servizi segreti Usa piazzate nelle maggiori capitali europee a spiare non solo i terroristi ma anche i più solidi alleati degli Stati Uniti.

Messo alle strette Barack Obama confermò che il telefono della Merkel non era stato agganciato e non lo sarebbe stato in futuro, ma si guardò bene dal negare l’episodio. Questa volta la rivelazione che ha portato sia Merkel che Macron a chiedere spiegazioni ufficiali ai danesi per "capire se hanno delle responsabilità nella collaborazione con gli americani" si basa sul reportage e sull’inchiesta di un gruppo di prestigiosi media europei che fin dal 2014 non hanno mai creduto alle vaghe risposte americane.

"Fra alleati anche se non siamo in un mondo di ingenui, ci deve essere fiducia e un minimo di cooperazione – ha detto per conto di Macron il sottosegretario francese per gli affari europei Clement Beaune –. Potenzialmente questi fatti sono gravi". Secondo Beaune la priorità è quella di "verificare se i nostri partner danesi hanno commesso degli errori o hanno delle responsabilità nella cooperazione con i servizi americani". Il francese avverte anche agli Usa: "Il fatto che gli americani abbiano strumenti di intercettazione e di informazione più potenti di quelli che hanno la maggior parte dei loro alleati europei, non significa che non abbiano anche bisogno di noi". Per Beaune, se manca un clima di fiducia e cooperazione "sarebbe pericoloso anche per gli americani. Non siamo privi di strumenti".

La cancelliera Merkel, che aveva già protestato con Obama sei anni fa, considera il comportamento danese, se provato, inaccettabile e si aspetta "chiarimenti da Copenaghen". Mentre anche la Svezia vuole sapere che tipo di collaborazione avessero gli 007 danesi con gli agenti dell’Nsa americani, ci si chiede se nella lista dei personaggi e dei politici spiati in quegli anni ci fossero anche cittadini e società i cui interessi potrebbero essere stati danneggiati. Mosca di fronte alla guerra delle spie euro-americane non solo ride, ma c’è chi sostiene ci possa essere proprio la manina del Cremlino e dello stesso Snowden nel far esplodere lo scandalo delle spie e delle intercettazioni alla vigilia della visita di Biden. Il dito è puntato pesantemente sul servizio segreto danese Fe, che avrebbe raccolto le informazioni anche da altre agenzie di intelligence europee per poi farle filtrare agli Usa che avrebbero potuto ascoltare sia il contenuto delle conversazioni che leggere tutta la messaggistica dei numeri agganciati.