Venerdì 19 Aprile 2024

Meno gas? Doccia fredda per i calciatori

Roberto

Giardina

Kalte Dusche, doccia fredda per i giocatori dello Schalke 04, storica squadra della Ruhr. Ma non è un modo di dire per una sconfitta. Domenica prossima, dopo l’incontro fuori casa con il Brema, i calciatori delle due squadre potranno fare solo una doccia fredda, per dare il buon esempio in piena crisi energetica. Il municipio ha vietato il riscaldamento per tutti gli impianti comunali: quel che vale per i normali cittadini, vale anche per i campioni milionari. Colpa di Putin che taglia il gas. Il ministro all’Economia, il verde Robert Habeck, vuol ridurre il consumo di gas almeno del 15 per cento, e ammonisce: preparatevi a un inverno spartano. Una doccia, si raccomanda, non dovrebbe durare più di tre minuti. E i termosifoni regolati per non andare oltre i 18 gradi. Gli impiegati pubblici non avranno scampo, ma chi controllerà i riscaldamenti individuali? La maggioranza dei dipendenti ormai preferisce lavorare da casa. E così i pendolari risparmiano la benzina.

Per educare i cittadini, i verdi hanno fatto votare il biglietto a nove euro valido per un mese, giugno luglio e agosto, su tutti i mezzi, metro, bus, treni regionali. Un modo per invogliare i tedeschi ad abbandonare le auto inquinanti. Un successo in apparenza. Sui treni si viaggia in piedi come nel dopoguerra, e i pendolari non riescono a salire. Si lasciano a secco le fontane pubbliche, le piscine comunali non vengono riscaldate, e non si lavano neanche le auto. L’aria condizionata non è un problema perché è quasi inesistente. Ma in molte aziende e fabbriche, per contratto, non si deve lavorare se il termometro sfiora i 30 gradi. "Il governo deve smettere di educare i tedeschi come se fossero bambini", protesta Markus Söder, premier cristiano-sociale della Baviera. "Tocca ai ministri risolvere i problemi, invece di colpevolizzare la signora anziana che ha freddo o caldo".