Meningite, quindicenne morto a Roma

L'adolescente è spirato al Policlinico Umberto I. Era affetto da setticemia, la forma più grave che provoca gravi emorragie interne

Policlinico Umberto I Roma (Ansa)

Policlinico Umberto I Roma (Ansa)

Roma, 15 gennaio 2019 - Un quindicenne è morto al Policlinico Umberto I di Roma per una sepsi meningococcica, la forma più grave di infezione in corso di meningite. La forma letale si verifica quando il batterio killer, che normalmente attacca le meningi e il liquido cefalorachidiano, invade il sangue partendo dal fluido che avvolge il cervello e il midollo spinale. Da qui il meningococco colonizza le surrenali e aggredisce l'intero organismo, provocando gravi emorragie interne, uno stato di shock, e portando il più delle volte al decesso nel giro di 24 - 48 ore.

La notizia dell'esito infausto è stata data dall'assessorato alla Sanità della Regione Lazio. Sono immediatamente scattate le procedure di profilassi presso le abitazioni dei familiari e degli amici che sono stati in contatto con il ragazzo, e gli ambienti della scuola frequentata dalla vittima. "Le procedure sono state eseguite per un puro principio di precauzione, nonostante il rischio sia estremamente limitato", spiega la nota della Regione. Il giovane era stato ricoverato ieri mattina ed è mancato in serata.