Mercoledì 24 Aprile 2024

Meloni sbarca su Linkedin Da Tik Tok al social dei manager L’evoluzione online della premier

Ottomila follower su Linkedin contro i 2,7 milioni di Facebook, 1,8 milioni su Twitter, 1,6 milioni su Instagram e gli 1,1 milioni su TikTok. Se fosse soltanto una questione di numeri, allora non si comprenderebbe come mai la premier Giorgia Meloni, già attiva con successo su tutti i principali social network, abbia avuto la smania, qualche giorno fa, di iscriversi alla piattaforma di Microsoft nata per scambiarsi le offerte di lavoro.

Una mossa rispettosa della grammatica del sito inventato nel 2003 da Reid Hoffman. L’imprenditore americano aveva infatti il chiaro intento di creare un social che bandisse le foto dei gattini, i video ‘candid camera’, i proclami complottisti e le polemiche sui programmi tv, ma fosse pensato per uno cambio serio, serissimo, tra professionisti. Una sorta di collettore di curriculum, per farsi notare nel proprio ambiente professionale. Da lì è partita anche la premier: dal cv. Formazione, lingue (Italiano, inglese, francese, spagnolo), interessi (ce n’è uno solo: Presidenza del Consiglio), pubblicazioni e cursus honorum: consigliera ella Provincia di Roma dal 1998-2002, presidente di Azione giovani 2004-2009, ministra della Gioventù 2008-2011 e così via, fino a Presidente del Consiglio dei Ministri da ottobre 2022 a (presente).

Utile o meno, la strategia dei social media manager di Fratelli d’Italia, capitanati da Tommaso Longobardi, pare abbastanza chiara: meno conferenze stampa e più video, dirette e post. Su tutti i social. Da qui l’aggiunta di Linkedin. Che nel tempo è passato dall’essere un collettore di cv a un social più classicamente inteso, con i ’like’, i post e tutto il resto. Ma che rimane un luogo in cui si condividono cose serie e le leggerezze sono al bando al pari della propaganda politica. Solo fatti, dunque. Forse è più difficile dei balletti sui TikTok.

Simone Arminio