Martedì 23 Aprile 2024

Meloni detta l’agenda 2023 "Ora il presidenzialismo: è la priorità per il Paese E poi riforma della giustizia"

Conferenza fiume di fine anno, la premier risponde a 43 domande e scherza: sembra Telethon "Alleati fidati, sono qui per fare le cose, non per sopravvivere. Presto andrò a Kiev"

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di Antonella Coppari

La tradizionale conferenza stampa di fine anno stavolta non ha nulla di tradizionale: la prima ad ammetterlo è proprio lei, Giorgia Meloni. "Non è il bilancio di un governo che ha lavorato un anno: è più una conferenza di inizio mandato". Infatti nel lungo botta e risposta con i cronisti (o ’Telethon’ come lo definisce lei dopo 43 domande) traccia l’agenda per il futuro che intende mettere a terra con Salvini, Berlusconi & co. "I miei tempi coincidono con quelli degli alleati, di cui mi fido: 5 anni di lavoro". L’obiettivo? "Non voglio sopravvivere: voglio lasciare una Nazione orgogliosa e ottimista".

PRESIDENZIALISMO

"È la mia priorità – scandisce – punto a farlo nella legislatura: il presidenzialismo consente stabilità e governi indicati dal popolo". Se ne parla subito, a gennaio. È partita dal sistema francese "perché è più condiviso". Lo strumento non conta: Bicamerale o altro "lo decideremo dopo i colloqui della ministra delle riforme Casellati con l’opposizione". Non ha problemi se si sceglierà la strada parlamentare, pronta a intervenire con un disegno di legge del governo se la minoranza traccheggia.

GIUSTIZIA

Altra riforma "che ci sta a cuore. Noi abbiamo il coraggio per affrontare questa materia delicata che ha bisogno di un tagliando. Abbiamo un ottimo guardasigilli, deciso ad andare avanti". Ovviamente, secondo "i capisaldi del centrodestra, a cominciare dalla separazione delle carriere". E ritornando alla regole sulla prescrizione che c’erano prima delle modifiche del grillino Bonafede: "Bene che in Parlamento sia stato votato un ordine del giorno in tal senso. Non si può essere indagati a vita". Quanto alle intercettazioni è netta: "Abusi ci sono stati e vanno corretti". Zittisce così M5s e il loro il leader Giuseppe Conte: "Non faccia la morale chi fece il condono di Ischia e liberò i boss mafiosi".

PNRR

Sottolinea che "la staffetta con Draghi" ha funzionato: abbiamo raggiunto i 55 obiettivi previsti". Ma è consapevole che "la parte difficile" viene ora: passare dai target ai cantieri "non sarà una passeggiata".

MES

L’operazione dilatoria che denuncia sulle riforme, la fa lei sul Mes. "La ratifica è questione secondaria. Finché conto, l’Italia non accederà mai al Meccanismo salvastati". Ha condizioni troppo stringenti, avverte: nessun altro Stato se ne servirà. "La Ue dovrebbe sbloccare quei fondi per altre iniziative".

SCOSTAMENTO

Sa che dovrà probabilmente ricorrere ad un nuovo deficit per risollevare la sanità ma procede con i piedi di piombo: "Non posso dirlo ora, certo uno scostamento non lo farei mai a cuor leggero". Ammette: "La situazione della sanità è complessa, bisogna lavorare però il parametro delle risorse non può essere quello dell’era Covid".

GUERRA IN UCRAINA

Dice che i rapporti culturali con la Russia "sono forti", ma ora Mosca "ha violato il diritto internazionale e deve fermare questa guerra inaccettabile. Voglio andare a Kiev prima del 24 febbraio", con la speranza che sia la data buona "per l’avvio del processo di pace".

FISCO

Promette che il suo governo non aumenterà mai le tasse sulla casa, ma andrà avanti con la riforma fiscale, e taglierà il costo del lavoro di cinque punti entro la legislatura. Gli aiuti al calcio? "Coerenti" con quanto deciso dal governo precedente. "Tutti pagano quello che devono" Il condono? Giusto cancellare il reato per "chi ha dichiarato e non ha versato: non voleva fregare lo Stato".

POLITICA A SCUOLA

La premier trova un modo elegante per smentire il suo ministro dell’Istruzione sulla sterilizzazione della politica a scuola. "Credo che Valditara si riferisse ad una scuola come indottrinamento politico da parte di chi ci lavora. Io ne sono stata vittima. Detto questo, la politica studentesca è la miglior palestra.".

REPRESSIONE IN IRAN

Per la prima volta usa parole chiare contro la repressione del regime di Teheran e promette che "se non torneranno indietro, l’atteggiamento dell’Italia cambierà". Dichiara di essere "colpita" dall’atteggiamento di Sara Khadem "che partecipa ai mondiali di scacchi senza velo. Un gesto che non ha prezzo".

DONNE E TABÙ

"Ho avuto sempre l’impressione che noi donne fossimo le prime vittime dei tabù che ci siamo autoimposte. Non bisogna aspettarsi regali dall’alto. Se vuoi essere un leader, ci devi diventare partendo dal basso".

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