Giovedì 18 Aprile 2024

Meloni debutta al G7 Sgambetto di Trudeau: "Sui diritti ci preoccupate"

di Ettore Maria Colombo

La faccia – tirata e, insieme, sorpresa – della premier Giorgia Meloni nella photo opportunity scattata con il premier canadese Justin Trudeau dice tutto. Molto di più della reazione stessa della premier al suo collega nel corso del bilaterale. Il Canada chiede conto, esprime "preoccupazione", per le posizioni che l’Italia sta assumendo sui diritti Lgbt. Manco fossimo l’Ungheria, ecco. Meloni – che ha poi incassato la la solidarietà dei leader del G7, quando ha mostrato loro i video dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna – risponde, tra il sorpreso e l’irritato, che il governo italiano non ha cambiato la sua legislazione, rispetta le sentenze dei tribunali e, in sostanza, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma l’irritazione – visibile nel volto della Meloni, colto da una tv canadese che riprende video e sonoro mentre l’incontro sta iniziando – tracima. L’incontro tra Trudeau e Meloni era stato preparato dalle due diplomazie e, anche se è stato affrontato in una manciata di minuti, per poi proseguire a parlare di altro, (sanzioni contro la Russia, postura di Pechino, richieste di Zelensky), la contrarietà per il ‘fuori programma’ resta, tanto che Meloni definisce "sorprendente" la ‘tirata’ del progressista Trudeau, non prevista dall’Italia.

La polemica torna in suolo patrio e qui rimbomba. Le opposizioni attaccano Meloni e il governo. Per il responsabile dei diritti civili del Pd, Alessandro Zan: "Questo esecutivo è in piena rottura con i governi Conte II e Draghi. Meloni mente: la circolare di Piantedosi con cui si vieta ai prefetti la trascrizione all’anagrafe dei figli di tutte le famiglie arcobaleno è una precisa scelta politica di questo esecutivo. Come pure il no alla maternità surrogata. Una vergogna e un’umiliazione per l’Italia".