Giovedì 18 Aprile 2024

Meeting sulla fratellanza Il Papa, i giovani e i Nobel

Appuntamento sabato in piazza San Pietro per l’incontro ’Not alone’

L’appello del Papa per la fratellanza universale si fa abbraccio tra migliaia di giovani in piazza San Pietro. Ragazze e ragazzi di estrazione sociale e nazionalità diverse uniti sotto il colonnato del Bernini, da secoli icona di una Chiesa che si stringe attorno al mondo. Il gesto, di grande valenza simbolica in un contesto geopolitico flagellato, dall’Ucraina al Sudan, da una Terza guerra mondiale combattuta a pezzi, per dirla con lo stesso Francesco, rappresenterà il momento culminante del Meeting mondiale sulla fratellanza umana, in agenda sabato. Presiederà l’incontro il Papa che in piazza San Pietro sarà accompagnato da trenta Premi Nobel (del calibro dell’economista Muhammad Yunus e del peacemaker Juan Santos), oltre che da una moltitudine di volontari attivi in diverse realtà ecclesiali votate alla promozione umana.

Il meeting s’intitola ’Not alone’ (#notalone) ed è organizzato dalla Fondazione vaticana Fratelli tutti, in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione. L’intento dei promotori, che si ispirano alla terza enciclica di Bergoglio, Fratelli tutti, pubblicata nel 2020, è quello, da un lato, di valorizzare sul piano generale la cultura della fraternità e della pace e, dall’altro, d’incoraggiare, nella vita dei singoli, l’impegno personale in scelte e in pratiche di riparazione, dialogo e perdono.

Quanto al programma dell’evento, in mattinata i Premi Nobel si incontreranno in Vaticano con personalità della scienza, della cultura, del diritto e delle organizzazioni internazionali per redigere un appello per l’amicizia sociale. A seguire, alle 16, il messaggio sarà consegnato in piazza San Pietro al Papa (e di conseguenza al mondo) prima dell’abbraccio dei giovani sotto il colonnato del Bernini. "Vogliamo proporre un’alternativa all’isolamento e rimettere al centro delle nostre culture la dignità umana – spiega il cardinale Mauro Gambetti, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, arciprete della Basilica di San Pietro –. Siamo persone in relazione, ogni giorno percorriamo pezzi di strada insieme: nessuno può essere lasciato indietro o escluso. Solo superando gli egoismi potremo aspirare a costruire una società più giusta ed equa, in cui vivere in pace gli uni con gli altri".

Accolta a caldo con attenzione ed entusiasmo, l’enciclica Fratelli tutti, insieme alla precedente Laudato si’, rappresenta il documento magisteriale di papa Francesco a più forte impronta sociale. È stata scritta sulla scia dello storico – ma ancora sottovalutato – Documento sulla fratellanza umana, firmato nel 2019 dal Pontefice e dal Grande Imam di Al-Azhar, massima autorità dell’Islam sunnita. Incoraggia la fraternità e l’amicizia, condanna la pena di morte, non fa sconti al pensiero neo-liberista e sostiene il rilancio degli organismi internazionali contro i rigurgiti nazionalisti. Col tempo, complice anche l’onda lunga dei populismi identitari, l’enciclica è uscita progresssivamente dal dibattito pubblico. Il meeting ne incoraggia la riscoperta. Fuori e dentro la Chiesa.

Giovanni Panettiere