Spediti in prima linea contro il Covid. "Ora assumete gli specializzandi"

Sono 1.500: finita l’emergenza, rischiano di restare disoccupati. Il sindacato: "Possono coprire le carenze"

Protesta dei medici specializzandi a Firenze

Protesta dei medici specializzandi a Firenze

Roma, 1 giugno  2020 - Sono stati tra gli eroi che hanno permesso all’Italia di uscire dalla fase più acuta dell’emergenza Coronavirus. Quale sarà ora il destino dei 1.500 specializzandi, sospinti con urgenza in prima linea prima del termine del corso di studi? "Si tratta di studenti del quarto o quinto anni di specializzazione – spiega Carlo Palermo, segretario nazionale del sindacato medico Anao-Assomed –, che hanno dovuto superare una selezione per titoli con annesso colloquio prima di poter operare negli ospedali preposti alla cura dei pazienti Covid, assunti in prevalenza con contratti libero-professionali. Alcune regioni, tra cui la Toscana, hanno deciso in un secondo momento di convertirli in contratti a tempo determinato, ma si è trattato di eccezioni".

L’Anao ha le idee molto chiare sul futuro di questi giovani camici bianchi. "Prima della pandemia – prosegue Palermo – mancavano all’appello circa 7mila medici, fabbisogno che attualmente si attesta intorno alle diecimila unità. Prolungare l’assunzione a tempo derminato dei colleghi anche prima del conseguimento della specializzazione permetterebbe di sopperire all’ esigenza. Il contratto potrebbe essere trasformato a tempo interminato al momento del conseguimento del titolo di specialista".

Ma il problema, come sempre, è economico. "Per portare a termine l’operazione – puntualizza il segretario dell’associazione – servirebbe 1 miliardo e 100 milioni di euro. I finanziamenti attualmente disponibili per le assunzioni si limitano però a 240 milioni. Siamo quindi ben lontani dal tetto necessario". "Una seconda possibilità – conclude Palermo – è consentire agli specializzandi di partecipare ai concorsi in una graduatoria a latere, eventualità prevista successivamente dal decreto Calabria, ampliata dal decreto Milleproproghe 2020".

Fonti ministeriali rendono noto che, secondo quanto comunicato dal dicastero dell’economia e delle finanze, le risorse disponibili consentono di attivare per l’anno accademico in corso 9.200 contratti di formazione medico specialistica. Sono da aggiungere altri 4.200 contratti, finanziati sempre con risorse statali, con il decreto Rilancio per un totale di 13.400 contratti. Nelle assunzioni previste dal dall’atteso dl Rilancio dovrebbero rientrare anche quelle di "9600 infermieri destinati al territorio", ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.