Covid, Mauro da Mantova intubato. Cruciani: "Così l'ho convinto a ricoverarsi"

Peggiorano le condizioni dell'interventista seriale de La Zanzara, Mauro Buratti. Fece un blitz al supermercato con la febbre. L'intervista al conduttore di Radio24

Giuseppe Cruciani, conduttore del programma Radio 24 La Zanzara

Giuseppe Cruciani, conduttore del programma Radio 24 La Zanzara

"Pronto Mauro, dove sei?". "Sono al supermercato, a starnutire, senza mascherina e con la febbre a 38". "Ma sei pazzo, vai subito a casa. Non si fa così...". Il dialogo, depurato del turpiloquio che, comunque, è la cifra de La Zanzara, la fortunata e seguitissima trasmissione di Radio24, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, è di dieci giorni fa. Ma, adesso, 'Mauro da Mantova' (al secolo Maurizio Buratti, carrozziere di Curtatone in provincia di Mantova appunto), il no vax del blitz tra gli scaffali del supermercato è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Borgo Trento (Verona). E a convincere l''interventista seriale' a farsi ricoverare è stato proprio il conduttore radiofonico.

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Cruciani, come l’hai convinto? "Era tutta la settimana che ci sentivamo al telefono, nonostante avesse la saturazione dell’ossigeno a 74. Mi stupisco che ancora parlasse al telefono. Ma Mauro è così, ha una pellaccia. Grande e grosso. Ha anche altre patologie".

Poi, però, ti ha ascoltato ed è andato in ospedale? "Io continuavo a ripetergli, con quei valori crepi. Vai subito a farti vedere. E lui nulla. 'Che vuoi che sia?', continuava a ripetermi. Ma lui stava sempre peggio e la saturazione scendeva".

E allora che è successo? "Ho chiamato un primario, molto noto in questi tempi di Covid che segue La Zanzara e di cui non faccio il nome, e gli ho chiesto di convincerlo".

E c’è riuscito.... "Sì alla fine lo ha ascoltato, ma nonostante avesse un filo di voce continuava a ripetere a Mantova non ci vado, lì sono comunisti".

Per questo è andato a Borgo Trento? "È salito sulla sua auto e ha guidato fino all’ospedale di Borgo Trento. A Mantova ci sono troppi comunisti, non sanno nulla, continuava a ripetere. Quando è arrivato lì aveva la saturazione dell’ossigeno a 56".

Lo hai sentito dopo il ricovero? "Mi ha mandato un audio. 'Mi hanno diagnosticato la polmonite bilaterale, pare sia Covid'. Poco dopo lo hanno intubato".

Ti ha detto che si era pentito? "No, e credo che non lo direbbe mai". 

Tu credi nei medici e nella scienza? "Non sopporto chi vuole dare lezioni. Non faccio lo scienziato, non do consigli a nessuno, io, semplicemente esprimo le mie idee. Punto. La scienza è qualcosa che si può discutere. L’unica cosa che dico è che il vaccino protegge".

Però se ti chiedo se sei vaccinato? "Non te lo dico. Come ho sempre fatto e detto, anche l’altra sera in televisione da Del Debbio. Ognuno dev’essere libero".

Ma hai appena detto che il vaccino protegge? "Questo sì. E lo ribadisco. Penso che il vaccino protegga, anche se non so per quanto".

Perché quindi non dirlo? "Sono per la libertà vaccinale e sono contro la discriminazione di chi non si è vaccinato. Ecco ognuno dev’essere libero. Sempre e comunque".

Eppure hai convinto Mauro a farsi ricoverare? "Lui non aveva più le forze, rischiava di crepare. La sua vicenda è una vicenda estrema di chi si è rifiutato di andare in ospedale. In questi due anni io stesso ho avuto dei sintomi, mi sentivo debole. A settembre mi sono fatto tre tamponi di seguito. Lui si rifiutava anche di fare il tampone. L’ho invitato più volte a farli. 'Così sai se hai o no il Covid', gli dicevo".

Da quanto lo conosci? «Da dieci anni è uno degli ascoltatori che più intervengono a La Zanzara. Su tutti gli argomenti. Ci sono stati dei periodi in cui abbiamo litigato. A volte era troppo estremo. Ce l’aveva con l’universo mondo, un complottista di quelli infernali. Credo che David (Parenzo, ndr) lo abbia anche querelato per le sue uscite antisemite".

Gli mandiamo un audio? "Dai, Mauro. Non mollare".