Maturità 2023, il ministro Valditara: "Torna al 2017". Ma ci sono anche delle novità

Il ministro dell'Istruzione e del Merito: "Si tornerà alla normalità"

Maturità

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Roma, 29 dicembre 2022 - La maturità 2023 rientra dall'emergenza e torna come prima del Covid, come era stata definita dalla legge del 2017, che prevede due prove scritte (prima e seconda prova) e un colloquio orale, con una commissione mista con 3 esterni, 3 interni e un presidente. "Si tornerà alla normalità con due prove scritte e un colloquio interdisciplinare, che deve valorizzare le competenze e soprattutto verificare la capacità degli studenti di fare collegamenti tra le materie" ha twittato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. 

Prove scritte

Due scritti con le tracce decise dal ministero e un colloquio orale: la prima prova è di italiano e si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30. Agli studenti saranno fornite sette tracce ministeriali. La seconda prova, sulle materie d'indirizzo, torna ad essere ministeriale (Nel 2022 era la commissione d'esame a elaborare le tracce). 

Prova orale

La prova orale, spiega il numero uno di viale Trastevere, verrà perimetrata nelle caratteristiche da una circolare del ministero. Valditara, sulle pagine de La Stampa, ha chiarito: "Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l'interrogazione in italiano, in greco o in matematica". 

Istituti professionali

Cambia invece la seconda prova degli istituti professionali: il ministro deciderà solo il quadro generale, e la commissione ne definirà le specifiche legate al percorso attivato dalla scuola.

Prove invalsi per ammissione

Altra novità riguarda le prove Invalsi, che per la prima volta saranno requisito di ammissione per lo svolgimento degli esami, ma non faranno media e non saranno tema di valutazione dello studente. Non rappresenteranno elemento necessario all'ammissione i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (Pcto), l'ex alternanza scuola-lavoro, eccezione dovuta al fatto che "la normativa prevede un monte ore che purtroppo per il Covid molti non hanno potuto rispettare", ha spiegato il ministro.

Crediti e voti

I punteggi torneranno quelli tradizionali con venti punti massimo per ogni prova e massimo 40 punti per il percorso triennale.

Presidi a favore

Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, la ritiene una scelta condivisibile: "Tutti noi respiriamo una aria di maggiore normalità. Fatto salvo le notizie che arrivano dalla Cina: speriamo davvero di non dovere fare i conti con una nuova recrudescenza della pandemia ma se tutto andrà come deve si ritornerà alla normalità antecovid". 

Studenti contrari

Meno a favore gli studenti interpellati da Skuola.net in un sondaggio avvenuto su un campione di 1.500 persone: solo un maturando su 4 è d'accordo con il ritorno al passato. Il 56% degli studenti avrebbe preferito un esame come quello proposto nel 2022, mentre un ulteriore 19% avrebbe optato un cambiamento più radicale dell'impianto dell'esame.