Mercoledì 24 Aprile 2024

Maturità 2019, la prova orale. Tesina addio, c'è il rebus delle tre buste

Le commissioni hanno preparato un numero di buste con gli argomenti di avvio all'esame pari al numero di candidati più due. I punteggi, tra scritti e crediti scolastici

Maturità 2019, ultimi ripassi prima dell'orale. Foto generica (Ansa)

Maturità 2019, ultimi ripassi prima dell'orale. Foto generica (Ansa)

Roma, 24 giugno 2019 - Archiviate le due prove scritte della maturità 2019 - particolarmente temuta per via delle molte novità inserite quest'anno - da stamattina la carica degli oltre 500mila ragazzi comincia ad affrontare l'ultimo scoglio: gli orali. Per i primi scaglioni questa dunque è stata quella passata la vera 'notte prima degli esami', dopo la quale poter accantonare definitivamente l'ansia della prova. Per la verità le date di inizio e fine degli orali sono stabilite dalle commissioni, quindi divergono da scuola a scuola. Il 20 c'è stata l'estrazione della lettera dalla quale si parte in ciascuna classe per l'interrogazione. Il tasso di ammissione all'Esame è stato alto, del 96,3% a livello nazionale.

Addio alla tesina, che fino allo scorso anno consentiva ai maturandi di partire da un loro argomento scelto e che abbracciava diverse discipline. Debuttano invece le tre buste, altra novità di questo esame dopo la doppia prova scritta.

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IL REBUS BUSTE: LA 1, LA 2 O LA 3? - Tra le novità dell'orale 2019 c'è il fatto che la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste con i materiali di avvio del colloquio pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare anche all'ultimo candidato di esercitare la facoltà di scelta fra tre buste. Il giorno del colloquio, infatti, il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest'ultimo che ne sceglierà una. Ovviamente i materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.

In queste buste non ci saranno domande o quiz, ma piuttosto dei materiali di spunto: un testo, un documento, un progetto, un problema, un disegno, una fotografia. Tutti comunque legati al percorso di studi che è stato effettuato durante il percorso scolastico. Da qui partirà il colloquio per l'esame orale e la commissione potrà fare le sue verifiche sul programma svolto ma anche sui progetti legati alla cittadinanza e alla Costituzione.  Ovviamente, anche le prove scritte saranno oggetto del colloquio. L'esame durerà 40-60 minuti.

BUSTE, COME E' NATA L'IDEA - Lo spiega il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti: "L'idea è nata da un principio fondamentale di equità. Negli anni scorsi succedeva che anche nella stessa scuola, con commissioni diverse, c'erano delle valutazioni con differenze anche marcate". Ora l'avvio del colloquio sarà simile per tutti, legato alla casualità ma con un materiale che comunque potrà dare spazio alle conoscenze acquisite dagli studenti ma anche alla capacità di costruire un discorso, da parte dei ragazzi, a partire da uno spunto. "Una scelta voluta fortemente da me", ha sottolineato il ministro Bussetti rivendicando l'idea della novità di quest'anno.

QUADRI E PUNTEGGI - Prima dell'inizio delle prove orali, sono stati pubblicati i quadri con i voti degli scritti d'esame, in modo che gli studenti possano fare i conti e sapere con quale punteggio si presenteranno davanti alla commissione.  Il punteggio finale dell'esame di maturità sarà in centesimi e si parte dai crediti scolastici (che possono arrivare fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l'esame resta fissato in 60 punti.  La Commissione d'esame può motivatamente integrare il punteggio, fino a un massimo di 5 punti, nel caso il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.