Giovedì 25 Aprile 2024

Maturità 2018, terza prova conclusa. Gli studenti: "Un parto"

Ultimo anno del temuto 'quizzone', dal 2019 si cambia. Gli sfoghi sui social

Maturità 2018 (Ansa)

Maturità 2018 (Ansa)

Roma, 25 giugno 2018 - E anche la terza prova dell'esame di maturità 2018 è terminata. Il famigerato 'quizzone' è stato definitivamente archiviato. Dal 2019 si cambia: finiscono gli esami 'vecchia maniera' introdotti 21 anni fa dall'allora ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer, e se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto, le prove saranno tre in tutto (due scritti, italiano e prova d'indirizzo, più l'orale). Il quiz, come spiega il sito Skuola.net, è nato con lo scopo di verificare il grado di conoscenze acquisite dagli studenti nelle varie materie svolte durante l'ultimo anno delle superiori.

Tra un #ciaone alla terza prova e l'altro, però, è ancora ansia social per gli oltre 500mila studenti impegnati in quella che sembra essere la prova più temuta e toppata. "Piacere, sfiga è il mio secondo nome. Non è andata come speravo" twitta Hizashi vs Maturità, mentre dday confessa: "È stato un parto". C'è chi sente di giocarsi l'esame in quelle maledette 20 righe (come Marty: "E' stata un mezzo disastro, praticamente ho studiato un anno e ho mandato tutto all'aria in tre ore OK") e chi non ha potuto contare sul famoso Fattore C che fa salvare, in corner, capra e cavoli: "Ovviamente dopo essere stata fino alle 3 a ripetere l'intero programma di spagnolo c'è sempre l'autore che pensi 'vabe ma chi se lo caga' per ritrovarlo poi nella prova male male male" cinguetta F, e Oana racconta: "Classe: Tanto scienze della terra non lo mette. Terza prova: scienza della terra".

La terza prova ha carattere multidisciplinare ed è elaborato dalla commissione d'esame, che anche quest'anno ha scelto la tipologia di prova e gli argomenti in base allo specifico percorso di studi e secondo le informazioni contenute nel Documento di Classe, compilato dal Consiglio di classe entro il 15 maggio. I professori interni e i commissari esterni hanno deciso quali materie inserire, la modalità di svolgimento e la durata della prova. Il voto massimo è di 15 punti, con la sufficienza fissata a 10. In questi anni gli studenti hanno spesso cercato stratagemmi per evitare l'effetto sorpresa sui contenuti del quiz (in teoria non dovrebbero conoscere, fino al giorno d'esame, le materie contenute nello scritto) e per cercare di "azzeccare" più risposte possibile.