Bologna, padre e figlio fanno la Maturità insieme

Federico e suo papà Daniele stanno sostenendo le prove all’alberghiero: “La cucina è la nostra passione”

Daniele e Federico Lena, 51 e 19 anni

Daniele e Federico Lena, 51 e 19 anni

Bologna, 22 giugno 2018 - Per molti adulti quello di dover ripetere l’esame di maturità è un incubo ricorrente, per qualcun altro invece è un sogno ad occhi aperti. Specie se nella stessa aula d’esame, al banco davanti, è seduto il proprio figlio. Come è successo a Daniele e Federico Lena, bolognesi rispettivamente di 51 e 19 anni, padre e figlio, che ieri hanno sostenuto insieme la seconda prova scritta all’Istituto alberghiero Scappi di Castel San Pietro. Il padre, bancario, ha studiato ai corsi serali ed è in giacca e cravatta, il figlio invece ha frequentato per cinque anni ed è in maglietta, come tutti i suoi coetanei.

Chi è più bravo?

Federico: «Lui», dice senza esitazioni.

Daniele: «Ma io parto avvantaggiato perché sono già laureato in economia e commercio, quindi ho i crediti e devo studiare solo le materie tecniche, come cucina e sala».

Chi dei due ha trascinato l’altro all’alberghiero?

Daniele: «Lui ha iniziato prima, perché la scuola serale che ho frequentato io dura solo tre anni. Ho cominciato così, pensando ‘chissà se ce la faccio’. Poi l’ho trovata divertente, si impara a lavorare in una cucina vera».

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Come i cuochi in tv?

Daniele: «Io non li guardo mai e Masterchef non mi piace, perché le cose non funzionano così nella realtà, che uno in dieci minuti s’inventa un piatto».

Federico: «Io ho scelto l’alberghiero perché i miei cucinano sempre e fanno le marmellate. La voglia di cucina mi è partita così, me l’hanno trasmessa loro. La Tv non mi ha mai influenzato, anche se per un po’ guardavo chef Rubio».

Daniele: «Non proprio un esempio di cucina di qualità... comunque la storia delle marmellate è vera: noi abbiamo una casa vicino a Lizzano, facevamo la marmellata di more e lui ne mangiava a quintali, così abbiamo iniziato a farne di tutti i gusti».

Chi prenderà il voto più alto?

Federico: «Dal 60 in su per me va tutto bene, ma mio padre prenderà più di me».

Daniele: «Non voglio che per mio figlio questa diventi una gara con me».

Federico: «Lui ha già una laurea, è più esperto».

Daniele: «Ma non si può dire che io abbia i capelli bianchi... (ride: è rasato, ndr)».

E’ un problema fare l’esame insieme?

Daniele: «Per caso è capitato che siamo nella stessa commissione e, allo scritto di italiano, lui era seduto proprio nel banco davanti al mio. Ho avuto la fortuna di assistere all’esame di mio figlio, un privilegio che normalmente un genitore non ha».

Federico: «Per me è una cosa divertente, non mi ha creato problemi né ansie».

OTTO
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Cosa volete fare da grandi?

Federico: «Lui grande lo è già e ha il suo lavoro. Io sto per fare il concorso per entrare nell’esercito e se lo passo quella è la mia strada. Se poi mi mettono in cucina non mi dispiace».

Daniele: «Il colmo è che mio nonno era colonnello, mentre io ero obiettore di coscienza, ho fatto il servizio civile e lui un po’ si vergognava di me».

Federico: «Per fare il militare saresti stato anche raccomandato... (ride, ndr)».

Daniele dica la verità, lei non vede l’ora di andare in pensione per aprire un ristorante con suo figlio.

Daniele: «Io morirò bancario. Mica è più come una volta che andavamo in pensione a 55 anni; ora si esce a 70. Certo, è sempre meglio avere una seconda possibilità».

Chi cucina a casa?

Federico: «Lui più di tutti».

Daniele: «Anche mia moglie è brava, ma magari non si organizza prima. E a scuola ci insegnano proprio questo: come organizzare il lavoro».

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