Sette regioni, le ultime che mancavano, sono pronte da lunedì 1 febbraio a far rientrare in classe i propri studenti delle superiori: si tratta del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Basilicata, della Campania, della Puglia, della Calabria e della Sardegna i cui ragazzi che torneranno in presenza al 50%, alternandosi in classe. I presidenti di queste Regioni hanno firmato ordinanze che hanno previsto la dad fino a lunedì prossimo. E potrebbero tornare in classe anche gli studenti in Sicilia: la regione potrebbe passare dalla zona rossa all’arancione e quindi i ragazzi dalla seconda media alle superiori potrebbero anch’essi rientrare in aula. Con la ripresa delle lezioni in presenza, lunedì, per tutti i 2,5 milioni di studenti delle superiori, si completa quindi il quadro del rientro degli 8,3 milioni di studenti della penisola. Oggi intanto è emerso che sulla maturità, a causa della crisi politica, c’è uno stand by: l’ordinanza sugli esami di Stato arriverà a crisi conclusa. Il ministero dell’Istruzione retto da Lucia Azzolina (nella foto) ha incontrato le rappresentanze di docenti, studenti e genitori. Ma ora si attendono gli sviluppi del quadro politico. Il tempo per decidere c’è: quest’anno non è prevista la consueta scadenza del 31 gennaio per il decreto materie. A disciplinare gli esami di Stato, come stabilito in Legge di Bilancio, sarà infatti un’ordinanza, ora messa in stand by dalla crisi di governo.
CronacaMaturità light? La crisi politica congela la scelta