Nel covo di Matteo Messina Denaro anche pillole per il sesso. "Non faceva vita monastica"

L'appartamento di Campobello di Mazara individuato grazie all'intelligenza artificiale, partendo dalla chiava della macchina rinvenuta nel borsello del boss

Campobello di Mazara, 17 gennaio 2023 - C'erano anche "pillole" da utilizzare in occasioni "amorose", viagra così da aiutare le prestazioni sessuali, e profilattici fra gli elementi rinvenuti nell'ultimo covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara (Trapani), un appartamento sito nel cuore del centro storico, in via CB31. Il boss avrebbe quindi avuto rapporti durante la sua latitanza, con gli inquirenti che parlano di diverse frequentazioni con donne. "Non faceva una vita monastica, in stile Provenzano così per fare un esempio", conferma il procuratore aggiunto Paolo Guido.

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Carabinieri durante la perquisizione del covo del boss Messina Denaro a Campobello (Ansa)
Carabinieri durante la perquisizione del covo del boss Messina Denaro a Campobello (Ansa)

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Secondo le prime ricostruzioni Matteo Messina Denaro avrebbe girato "indisturbato" per locali e ristoranti. L'ultimo padrino usciva di casa e nessuno, neanche tra i vicini, sembrava riconoscerlo. L'appartamento risulta intestato ad Andrea Bonafede,  il nome usato dal boss durante la latitanza e con cui si sottoponeva alle cure mediche nella clinica La Maddalena di Palermo. Bonafede è ora indagato con l'accusa di favoreggiamento aggravato, mentre nel mirino degli inquirenti è finito anche il 70enne medico di Campobello di Mazara Alfonso Tamburello, che ha effettuato le prescrizioni mediche per le cure anti cancro. 

Cosa c'era nel covo. Oltre a preservativi e pillole per aiutare le prestazioni sessuali, nel covo extra lusso di Matteo Messina Denaro sono stati rinvenuti vestiti e profumi di marca, decine di scarpe modello sneackers (di marca), anche costose, diversi modelli di occhiali ray-ban, un frigorifero ben rifornito, diverse ricevute di ristoranti. E poi un'agenda, con numeri di telefono. Materiale "molto interessante", fanno sapere gli investigatori. 

Nel frattempo, filtrano alcune indiscrezioni attorno alle indagini e, in particolare, su come gli inquirenti siano arrivati a individuare la tana del boss. La svolta sarebbe arrivata con la chiave di un'Alfa Romeo 164 rinvenuta nel borsello di Messina Denaro. Attraverso il codice della chiave, carabinieri e magistrati sono risaliti al veicolo (e alla targa). A quel punto, grazie un sistema di intelligenza artificiale hanno ricostruito gli spostamenti dell'Alfa, con tanto di immagine. Tra le riprese, c'era anche quella del pardino che entrava e usciva dall'edificio di Campobelllo con le borse della spesa. È stato quello lo scatto decisivo che ha convinto gli inquirenti sull'esatta collocazione del covo.