Giovedì 18 Aprile 2024

Mafia, il boss latitante Messina Denaro condannato all'ergastolo per le stragi del 1992

Nei due attentati morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La Corte d'Assise di Caltanissetta ha annunciato il verdetto dopo 14 ore di camera di consiglio

Matteo Messina Denaro: a destra, l'identikit di come potrebbe essere ora (Ansa)

Matteo Messina Denaro: a destra, l'identikit di come potrebbe essere ora (Ansa)

Caltanissetta, 21 ottobre 2020 - Il boss della mafia siciliana Matteo Messina Denaro è stato condannato all'ergastolo per le stragi del '92. Dopo 14 ore di camera di consiglio, la Corte d'Assise di Caltanissetta, presieduta da Roberta Serio, ha condannato alla pena dell'ergastolo il boss latitante Messina Denaro per le stragi costate la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli agenti delle loro scorte. Capo della mafia trapanese, Messina Denaro, ricercato dal 1993, è stato tra i responsabili della linea stragista di Cosa nostra imposta dai corleonesi di Totò Riina.

La sentenza riconosce il ruolo nella 'strategia stragista' di Cosa Nostra del latitante originario di Castelvetrano (Trapani), come anello di collegamento tra le bombe del 1992 pretese da Totò Riina e gli attentati nel nord Italia, a Firenze, Milano e Roma del 1993, volute da Bernardo Provenzano. In quell'estate iniziò la sua latitanza che prosegue da 27 anni.