Venerdì 19 Aprile 2024

Mattarella: "Libertà di stampa fondamento della democrazia. No a condizionamenti"

Il presidente della Repubblica: questa consapevolezza deve saper guidare l'azione delle istituzioni. Plauso di Fnsi e Fieg

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Ansa)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Ansa)

Roma, 15 settembre 2018 - La "libertà di stampa" costituisce "un elemento portante e fondamentale della democrazia" e "non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo". Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, contenute in un messaggio indirizzato all'amministratore delegato della Società Editrice Sud Spa, Pasquale Morgante. Nel testo, in cui si plaude al "rilancio di due testate significative e cariche di storia come la Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia" visto come "impegno di valore culturale e sociale", il capo dello Stato sottolinea che "una stampa credibile, sgombra da condizionamenti di poteri pubblici e privati, società editrici capaci di sostenere lo sforzo dell'innovazione e dell'allargamento della fruizione dei contenuti giornalistici attraverso i nuovi mezzi sono strumenti importanti a tutela della democrazia. Questa consapevolezza deve saper guidare l'azione delle istituzioni".

FNSI - Frasi, quelle di Mattarella, che raccolgono il favore sia della Federazione della stampa sia di quella degli editori. "La libertà di informazione è architrave della Costituzione, essenziale per la democrazia, e bisogna contrastare qualsiasi tentativo di fiaccarne l'autonomia", scrivono in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, che ringraziano Mattarella per aver riaffermato "valori che non sono affatto scontati, né in Europa, né in Italia". 

"Le minacce di colpire le leggi sull'editoria - proseguono Lorusso e Giulietti - gli annunci di scioglimento dell'Ordine dei giornalisti, le ripetute perquisizioni contro i cronisti che indagano su malaffare e corruzione, la nuova occupazione del servizio pubblico, sono altrettanti segnali di una rinnovata campagna contro la libertà di informazione e contro i cronisti, di volta in volta, sgraditi alle oligarchie di turno. Le parole del presidente della Repubblica sono un ulteriore sprone a difendere i valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione da bavagli e censure di ogni natura e colore".

FIEG - "La stampa può essere credibile e affidabile solo se, come sottolineato dal presidente della Repubblica, essa è sgombra da qualsiasi condizionamento di poteri pubblici e privati e a condizione che sia preservata l'indipendenza e la piena autonomia del ruolo del giornalista", dice il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, associandosi "agli auguri di ogni successo" alle due testate. "Oggi - aggiunge Riffeser - l'evoluzione dell'informazione, della sua diffusione con diversi mezzi e la necessità di adeguamento delle organizzazioni aziendali richiedono un confronto serio, costruttivo e la massima condivisione con le istituzioni, il Parlamento e tutte le forze politiche. La Fieg conferma la propria disponibilità ed il proprio impegno ad un lavoro comune per la scrittura delle regole del settore e per la tutela degli oltre 60.000 addetti della filiera dell'informazione".