Mattarella e gli insulti sul web: 11 indagati. Anche un prof universitario

Post offensivi anche in relazione al lockdown. Perquisizioni in diverse città italiane

Mattarella in Senato (Ansa)

Mattarella in Senato (Ansa)

Roma, 11 maggio 2021 - Raffica di perquisizioni in diverse città italiane nei confronti di 11 indagati accusati di aver insultato e offeso sui social il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra loro anche un pensionato, un ottico, due giornalisti di testate online, un impiegato amministrativo di un ospedale romano, uno studente e un professore romano dell'Università del Molise, Marco Gervasoni

Le operazioni di perquisizione a opera dei carabinieri del Ros del Reparto Anticrimine sono in corso a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.  Coordina le indagini il procuratore capo Michele Prestipino con i pm Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito.  Per gli indagati l'accusa è di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Nei posti anche minacce e auguri di morte. 

Tre dei perquisiti, secondo quanto emerso dalle indagini, gravitavano in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista. Il professore universitario di 53 anni è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte, simile a Facebook.  

I post e i contenuti multimediali offensivi fanno riferimento al periodo tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche in relazione al lockdown e alle scelte per il contenimento del Covid 19, e sono stati individuati anche grazie all'impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata nelle investigazioni telematiche e web.  

Già nello scorso agosto era stato eseguito un analogo provvedimento, per delega sempre della Procura di Roma, nei confronti un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter.