Martedì 23 Aprile 2024

Matera, turiste minorenni violentate. I verbali: "Non chiamate il 113, rovinate la festa"

Quattro sono stati arrestati, altri tre giovani sono indagati e un quarto resta da identificare. In 8 avrebbero partecipato alla violenza sessuale di gruppo in una festa a Marconia di Pisticci nella notte fra il 7 e l'8 settembre. Il video

Fermo immagine dal video diffuso dalla polizia sulla aggressione a Matera

Fermo immagine dal video diffuso dalla polizia sulla aggressione a Matera

Matera, 11 settembre 2020 - Quattro arrestati, tre indagati, e uno (ancora da identificare) ricercato, dalla polizia a Matera nell'ambito dell'indagine sulla violenza sessuale di gruppo subita da due turiste minorenni inglesi a Marconia di Pisticci. Nella piccola frazione del Materano le due inglesi hanno partecipato a una festa in una villa e lì si è consumato il reato nella notte fra il 7 e l'8 settembre. Il gip di Matera Angelo Onorati ha disposto le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le indagini della Polizia hanno portato all'arresto di quattro giovani tutti di Pisticci (Matera), di età compresa fra i 19 e i 23 anni: sono Michele Masiello, Alberto Lopatriello, Alessandro Zuccaro e Giuseppe Gargano. Le accuse sono di violenza sessuale e lesioni personale aggravate e continuate. L'attività investigativa ha evidenziato "la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne". Oltre ai quattro arrestati, altri tre giovani sono al momento indagati, e di un ottavo coinvolto non si conosce ancora l'identità. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, durante la conferenza stampa.

La ricostruzione delle violenze

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la violenza sessuale sarebbe avvenuto nel giardino della villa dove era in corso una festa privata. L'attività investigativa è partita dalla denuncia delle vittime, entrambe in vacanza nella località jonica, una delle quali con parenti a Marconia, mentre l'altra è un'amica. Poco dopo essere arrivate alla festa, accompagnate dalla sorella trentenne di una delle due, le ragazzine inglesi sono state avvicinate da due degli indagati. In seguito, "approfittando dello stato di alterazione psichica delle due minorenni, dovuto - è scritto in un comunicato diffuso dalla Questura di Matera - all'assunzione di alcol", uno degli otto giovani coinvolti, Giuseppe Gargano ha spinto con forza una delle due in una zona buia, seguito dagli altri amici e dall'altra ragazzina. Lì è avvenuto lo stupro di gruppo, con due distinte violenze sessuali. Le giovanissime hanno cercato con tutte le loro forze di difendersi e di sfuggire allo stupro di gruppo, durato circa 15 minuti. La musica ad alto volume ha fatto sì che nessun'altra persona presente si accorgesse della violenza in corso.

Successivamente, tutti si sono allontanati e le due ragazze si sono rivolte alla sorella di una delle due, hanno raggiunto un bagno della villa e le hanno raccontato quanto era accaduto. Tornate a casa, hanno telefonato al 118, denunciando di essere state violentate. In stato di shock le due ragazze sono state sottoposte alle cure del caso presso l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, da cui poi sono state dimesse. Le giovanissime come detto dal procuratore Argentino, resteranno in Italia, almeno fino all'incidente probatorio. Uno degli arrestati, Michele Masiello, di 23 anni, ha rilasciato alla pm Annafranca Ventricelli delle dichiarazioni spontanee "utili alla ricostruzione dei fatti e all'individuazione degli altri autori".

"Piangevano terrorizzate"

Il gip di Matera, Angelo Onorati, nell'ordinanza con cui ha disposto la misura cautelare in carcere per i quattro giovani ha sottolineato che  gli arrestati hanno abusato delle due minorenni inglesi anche approfittando "delle condizioni di inferiorità psichica" delle due turiste che "dagli esami risultava avessero assunto sostanza stupefacente, somministrata a loro insaputa da soggetti in via di identificazione". Le giovani  di 16 e 15 anni, tornate  a casa scrive il pm, "piangevano a dirotto, si trovavano in un evidente stato di shock e completamente terrorizzate". lo avrebbe raccontato agli investigatori un parente di una delle due ragazzine, che ha origini italiane. L'uomo ha detto "di aver ancora davanti" ai suoi occhi "lo stato di sgomento in cui le bambine si trovavano".

Riconosciuti su Instagram

Almeno due dei responsabili sono stati riconosciuti dalle vittime perchè una cugina aveva mostrato loro i profili Instagram di Michele Masiello, di 23 anni, e di Alberto Lopatriello, di 22, due dei quattro arrestati. 

Non rovinate la festa, non chiamate il 113

"Non rovinate la festa. Non chiamate la Polizia perché questa è la festa di un mio amico" è quanto ha detto da una delle partecipanti al party a un parente di una delle due ragazzine violentate da un branco di otto giovani che si era recato lì dopo essere venuto a conoscenza degli abusi, si legge in un verbale dell'ordinanza.