Massacra la moglie a coltellate Poi corre in strada e si fa arrestare

Altopascio, Maria Carmela Fontana aveva 51 anni. Il delitto dopo un litigio scoppiato per gelosia

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ALTOPASCIO (Lucca)

"Non la doveva toccare". Risuona ancora nelle orecchie – forte, nitido e straziante – il grido di dolore di Maria Teresa, la figlia 27enne di Maria Carmina, la cinquantenne vittima dell’ennesimo femminicidio, uccisa dalle coltellate sferrate dal marito Luigi Fontana, 54 anni, al termine di una lite per gelosia. Luogo dell’agghiacciante tragedia la villetta dove abitavano insieme ad Altopascio, nella piana di Lucca dove sono subito accorsi i figli – Maria Teresa, e Nicola (30 anni) – oltre ai parenti. È accaduto tutto nel primissimo pomeriggio. A poca distanza, nel giardino, giocavano le nipotine dei due coniugi. Luigi Fontana, 54 anni, addetto al settore intonaci di una ditta del comparto edilizio, al culmine di una lite ha assalito, nel corridoio dell’abitazione di via Fermi, la moglie Maria Carmina, 51 anni, da tutti conosciuta come Carmela.

L’ha uccisa con diverse coltellate, poi è uscito dalla villetta con le mani insanguinate ed è passato di fronte alle sue nipotine, due gemelline di 14 mesi ed è arrivato sulla strada, urlando. Urla che hanno messo subito in allarme i vicini che si sono precipitati per verificare cosa fosse accaduto. Ma ormai, purtroppo, la tragedia si era consumata.

Lui nutriva sospetti sulla moglie e da tempo le discussioni erano diventate frequenti. Poco prima, verso le 12.30, i due coniugi si trovavano nel giardinetto insieme; in apparenza tranquilli. Poi la lite, che ieri ha superato il confine dello scontro verbale ed è terminata nel sangue. Alcune coltellate scagliate in rapida successione non hanno lasciato scampo a Maria Carmina.

Dopo l’omicidio l’uomo è corso fino alla porta di ingresso: all’esterno dell’abitazione – quasi in trance – coperto di sangue, ha ripetuto di aver fatto un macello, di aver combinato un guaio. Le nipoti, due bellissime gemelline di poco più di un anno, ignare di tutto e che per fortuna non hanno assistito all’omicidio, sono state prese in consegna da una coppia di amici vicini di casa, arrivati sul posto dopo aver sentito le urla.

Maria Carmina accudiva le due bambine quando la figlia Maria Teresa era assente. La vicina ha preso le bambine portandole a casa sua, il marito ha lanciato l’allarme.

L’uxoricida si trovava davanti al cancello. Sul posto, in pochi attimi, vista la vicinanza della caserma, sono arrivati i carabinieri che hanno preso in consegna Luigi Fontana il quale non ha opposto resistenza, ammettendo le sue responsabilità. In un primo momento non ricordava dove avesse lasciato il coltello brandito per il delitto. Trasferito nella camera di sicurezza della caserma di Altopascio, è stato sottoposto a fermo.

Nominato dalla famiglia un legale, l’avvocato Ilenia Vettori. Sul posto è intervenuto il magistrato di turno , Alberto Dello Iacono, oltre al reparto scientifico dell’Arma per i rilievi sulla scena del crimine. La donna è stata ritrovata in posizione supina. Adesso sarà l’attività investigativa a stabilire l’esatta dinamica della tragedia e quanti colpi sono stati inferti sulla cinquantenne. Sconvolti i figli: Maria Teresa ha gridato: "Non la doveva toccare", mentre Nicola ha ripetuto: "Non è possibile".

Massimo Stefanini