Obbligo mascherina prorogato negli ospedali, cosa cambia dall'1 ottobre

Confermato lo stop sui mezzi pubblici, il ministro Speranza pronto a prolungare le attuali misure anti-Covid nelle strutture sanitarie. Gimbe: "Il nuovo governo raccomandi le mascherine al chiuso"

Mascherine obbligatorie in ospedale (Imagoeconomica)

Mascherine obbligatorie in ospedale (Imagoeconomica)

Roma, 29 settembre 2022 - In attesa di capire come il nuovo governo si muoverà in materia di misure anti Covid, l'esecutivo in carica per il disbrigo degli affari correnti corregge le attuali norme. Secondo le ultime indiscrezioni, il ministro per la Salute Roberto Speranza firmerà oggi un'ordinanza che proroga l'obbligo di mascherine negli ospedali per un mese. Obbligo che sarebbe dovuto decadere l'1 ottobre. Dovebbe cessare invece, come previsto, a bordo dei mezzi pubblici

La proroga non riguarda solo gli ospedali: i dispositivi di protezione (anche chirurghici) saranno ancora necessari per pazienti (anche non autosufficienti) e visitatori nelle Rsa, negli hospice, in generale delle strutture socio-sanitarie. 

Gimbe: balzo dei contagi, +34% in 7 giorni

Intanto al nuovo governo di centrodestra che sarà guidato da Giorgia Meloni arriva il messaggio della Fondazione Gimbe, che monitora con dati scientifici la pandemia dal suo inizio e che ha rilevato un nuovo balzo dei contagi in Italia nell'ultima settimana: "Con l'aumento della circolazione virale, l'esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da Oms Europa", dice il presidente Nino Cartabellotta. Innanzitutto, "effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l'efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni". Poi "completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale". Infine, "utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati". Non basta infatti fare affidamento su adeguamenti strutturali - come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti - che "oltre a cospicui investimenti, richiedono tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata".