Mascherine anti Covid, mezza Europa punta sulle Ffp2

Obbligatorie al chiuso in Germania e Austria. Italia prudente: "Problemi di costo e forniture". L’americano Fauci: bastano due chirurgiche

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Andrea Crisanti prevede: "Porteremo le mascherine ancora per due anni". Poi aggiunge: "Un anno e mezzo, a voler essere più ottimisti". Il direttore del dipartimento di Microbiologia di Padova lo dichiara in tv a ’Piazza pulita’, ricordando che ancora oggi non siamo in grado di dire se i vaccinati possano trasmettere il virus. Ignoranza che è stata ammessa, ricorda, dalle stesse case produttrici delle preziose fiale.

Dopo la previsione choc, il professore non si spinge a precisare il tipo di mascherina da indossare. Invece da giorni la discussione si è riaperta proprio su questo. In Europa i governi hanno cominciato a rendere obbligatorio l’uso delle FFP2. Il dibattito è internazionale e parte dalle decisioni di Germania e Austria, con la Francia in coda. Nonostante i blocchi, l’epidemia di Coranavirus non dà tregua, complici le varianti. Così Angela Merkel e il Cancelliere Sebastian Kurz giorni fa hanno deciso di imporre l’obbligo della FFP2 al chiuso, vale per negozi e bus, visite negli ospedali e anche viaggi in auto, se si hanno accanto persone non conviventi. Macron sembra deciso a imboccare la stessa strada.

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E in Italia? "Non ne abbiamo discusso, sicuramente le FFP2 hanno una capacità filtrante maggiore e questo è noto – risponde Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico –. Ma attenzione, c’è un problema di forniture, hanno un costo maggiore e in questo momento chi sta in ospedale rappresenta la priorità assoluta. Andare a fare la spesa al grande centro commerciale invece non lo è. Ci stiamo forse dimenticando che a febbraio mettevamo davanti alla faccia la carta igienica? Se le FFP2 sono disponinili per tutti, ben venga. Ma in un momento di penuria, la precedenza va agli ospedali".

Se dobbiamo farci bastare le chirurgiche, sarà allora il caso di dare un’occhiata all’ultimo test di ’Altroconsumo’. L’associazione, preoccupata anche dall’impatto ambientale delle protezioni usa e getta, dimostra che le mascherine manterrebbero i loro standard di qualità anche dopo cinque lavaggi in lavatrice a sessanta gradi.

La verifica ha riguardato prima di tutto filtrazione e traspirabilità, il secondo parametro addirittura migliorerebbe. Non siamo i primi a farci la domanda. Test di laboratorio eseguiti in Francia avevano già dimostrato la stessa cosa, con un numero di lavaggi addirittura doppio.

Ma la discussione non si ferma. Dagli Stati Uniti Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per lo studio delle malattie infettive (Niaid), rilancia l’idea della super-copertura, in tempi di varianti che stanno mettendo a dura prova il mondo. "Se hai una protezione fisica con uno strato e ne metti un altro, il buonsenso ci dice che la protezione sarà più efficace", ha dichiarato il luminare in tv. Il presidente Usa Joe Biden, 78 anni compiuti, l’ha subito preso in parola. Eccolo immortalato nelle foto con doppia mascherina, FFP2 più chirurgica, ben evidenti una sopra l’altra.

ri. ba.