Mascherine e caldo, è sos dermatiti "Usare detergenti soft e filtri solari"

I consigli dei dermatologi: evitare trucchi e usare dispositivi certificati bianchi

Migration

Quella del 2021 sarà, in attesa di un allentamento delle misure anti Covid, la seconda estate con le mascherine. Ma come fare a sopportarle con le temperature più calde? Diversi sono i suggerimenti: tra questi, usare le mascherine certificate Ce bianche, in tessuti naturali o anallergici, evitare i trucchi se si sa di doverle indossare a lungo e prendersi cura della propria pelle con i filtri solari. I consigli vengono dai dermatologi della Sidemast, la Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmissibili.

Il caldo peggiora i fastidi che i pazienti lamentano a livello cutaneo: prurito, bruciori, eritemi, desquamazione della cute e irritazioni. E la situazione peggiora se si soffre di malattie come l’acne, che pur essendo un disturbo tipicamente adolescenziale interessa il 15% degli adulti, o la rosacea che colpisce più di 3 milioni di italiani. Non a caso si parla di "maskne", termine che deriva dalla fusione di "mask" e "acne". E c’è chi definisce "Covid face" un viso che può invecchiare anche di 5 anni in soli 6 mesi di pandemia con l’accentuazione di borse, occhiaie, rughe, pelle avvizzita, sguardo spento.

Tra le indicazioni dei dermatologi, il cambio o il lavaggio regolare della mascherina (con detergenti neutri o biologici), e la scelta la mattina, al risveglio, di fare una detersione mirata con detergenti leggermente più acidi e seboregolatori, ma sempre delicati. Viene indicata la massima cura nella scelta dei prodotti per le routine di pulizia e idratazione. L’idratazione della pelle è fondamentale: ecco perché i medici suggeriscono di applicare la crema almeno una trentina di minuti prima di indossare la mascherina.