Giovedì 25 Aprile 2024

Mascherine, gel e spiagge. Come comportarsi regione per regione

Le ordinanze regionali hanno prorogato l’obbligo di protezione, ma non all’aperto. Coprire la bocca se non c’è la giusta distanza. La Lombardia ammorbidisce i divieti. Si riaprono i circoli ricreativi e i governatori dettano regole ferree per giocare a carte

Coronavirus, la guida: come dobbiamo comportarci

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Roma, 16 luglio 2020 - Mascherina sul bus, al ristorante o al bar; all’aperto quando non si possono mantenere le distanze. Gel alcolico per disinfettare le mani; prova della temperatura per entrare nei negozi; qualche sacrificio sulle passioni sportive, a Rimini si può giocare a beach volley solo negli impianti, in spiaggia vai con il beach tennis. Alla fine sono queste le regole di un’estate al sicuro. Un vademecum scritto in centinaia anzi migliaia di pagine. Ordinanze regionali e precisazioni alle ordinanze disegnano la mappa di un’Italia tecnicamente ancora in emergenza, con un elenco di obblighi e raccomandazioni così minuti che spesso mettono alla prova anche la memoria di chi è addetto ai lavori.

In mezzo c’è spazio per qualche fraintendimento. In Alto Adige per un giorno è passata l’idea che nella ristorazione si potesse lavorare senza mascherina. Solo che non è vero. L’ordinanza della Provincia autonoma di Bolzano, infatti, toglie piuttosto l’obbligo della protezione chirurgica, ma chi serve ai tavoli deve avere comunque naso e bocca coperti, magari con modelli più artigianali.

Che le cose non siano sempre chiare lo dimostra anche il pacco di documenti che è stato costretto a firmare il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Non solo ordinanze ma chiarimenti. Ad esempio il 9 luglio il vice capo di gabinetto precisa: la disposizione che vieta l’ingresso a chi non indossa la mascherina sui mezzi di trasporto "andrà applicata compatibilmente con la presenza di personale in servizio". Anche se poi gli insubordinati "dovranno essere invitati a scendere e, in caso di rifiuto, andrà richiesto l’intervento delle forze dell’ordine". Aggiungono dal suo staff: se agli imbarchi per le isole c’è una folla, diventa difficile tenere la distanza, quindi dovrebbe scattare automatica la regola della protezione. Invece no. Bisogna scriverlo.

Vedendola con ottimismo, si ammorbidiscono le regole in Lombardia. Tassativo indossare la mascherina "o in subordine qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca, nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico". All’aperto, invece, solo se non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. Graziati, precisa il governatore Attilio Fontana, "coloro che svolgono intensa attività motoria o intensa attività sportiva": l’obbligo scatta solo dopo la fatica.

C’è poi il filone di bar e circoli ricreativi. Dall’Emilia Romagna alla Toscana alla Liguria in questi caldi giorni di luglio sono state sfornate ordinanze che prevedono regole severe per la lettura dei giornali e il gioco delle carte. Elenca tre giorni fa Giovanni Toti: "Obbligatori l’igienizzazione frequente delle mani e delle superfici utilizzate, il distanziamento fisico di almeno un metro tra i giocatori dello stesso tavolo e, se svolto in locali chiusi, l’uso della mascherina".

E se vogliamo passare una notte in un rifugio trentino? Dobbiamo ricordarci che nelle camerate possiamo occupare fino a un massimo di "2/3 dei posti letto, garantendo la distanza di due metri tra le persone". Idem per gli ostelli. Lo ha chiarito ieri il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Che dà anche le direttive su come organizzare i miniclub, "nella fascia tre mesi-tre anni un operatore ogni 4 bambini", dagli 11 ai 17 basta "uno ogni 10". E per gli appassionati della prima guerra mondiale? Anche per le fortificazioni scatta un protocollo di sicurezza.

Emilia-Romagna

In Emilia Romagna dal 4 luglio si può giocare a carte nei circoli a queste condizioni: obbligo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie da gioco; rispetto della distanza Così in un’ordinanza del presidente Stefano Bonaccini

Toscana

In Toscana il presidente della Regione Enrico Rossi dal 2 luglio ha consentito "la messa a disposizione di giornali, riviste per la lettura o consultazione pubblica" al bar o dal parrucchiere, negli studi professionali o dall’estetista. Le regole: uso della mascherina e igiene delle mani

Veneto

Regole prorogate fino al 31 luglio nel Veneto di Luca Zaia, obbligo di mascherine compreso Che vale anche per le processioni religiose o i cortei storici Doveroso anche mantenere almeno un metro di distanza e igienizzare le mani

Trentino

Nella provincia autonoma di Trento confermato l’obbligo di mascherina "nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire la distanza di almeno un metro". Nei bar e ristoranti visiera al personale solo all’esterno

Alto Adige

In Alto Adige per andare in discoteca bisogna scaricare la app Immuni e attivarla. I clienti inoltre devono essere registrati Obbligo di guanti quando si acquistano alimenti non confezionati; nella ristorazione mascherina libera, non più obbligatoria quella chirurgica