Giovedì 25 Aprile 2024

Mascherine cinesi, La Verità: "Arcuri indagato per peculato". Lui: "Non ho notizia"

L'indagine della procura di Roma riguarda le forniture di dispositivi di protezione da 1,25 miliardi di euro

Domenico Arcuri, ex commissario straordinario per l'emergenza Covd (Ansa)

Domenico Arcuri, ex commissario straordinario per l'emergenza Covd (Ansa)

Roma, 11 aprile 2021 - L'ex commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri sarebbe stato iscritto sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per peculato. Ad anticiparlo è il quotidiano La Verità, secondo cui l'accusa sarebbe contenuta nel fascicolo sulle forniture di mascherine cinesi da 1,25 miliardi di euro. 

La Verità scrive anche che lo stesso reato sarebbe contestato ad Antonio Fabbrocini, già stretto collaboratore di Arcuri e responsabile unico del procedimento per l’acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi.

Il 24 febbraio scorso, per l'arrivo in Italia di una parte di queste mascherine senza certificazione, c'erano stati un arresto e quattro misure interdittive. Il 1° marzo scorso il premier Mario Draghi ha sostituito Arcuri con il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Arcuri: "Non so nulla"

Arcuri, però, dice di non essere stato informato di essere indagato. "In merito a quanto riportato questa mattina dal quotidiano La Verità circa l'indagine sulle 'mascherine', l'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri comunica di non avere notizia di quanto riportato dal suddetto quotidiano", si legge infatti in un comunicato stampa. "Il dottor Arcuri, nonché la struttura già preposta alla gestione dell'emergenza continueranno - si legge - come da inizio indagine, a collaborare con le autorità inquirenti nonché a fornire loro ogni informazione utile allo svolgimento delle indagini".